I Verdi rilanciano. Dopo il voto negativo, in quinta commissione, sulla mozione presentata dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini che voleva introdurre nelle mense scolastiche la possibilità, per le famiglie che ne facessero richiesta, di un'alimentazione vegetariana, martedì prossimo verrà presentata un'altra mozione che chiede che nelle mense venga servita solo carne biologica di provenienza accertata e locale. «Ma non ci diamo per vinti sulle diete vegetariane - ha sottolineato Papini - sto infatti raccogliendo materiale per preparare un documento ed affrontare la questione direttamente in Consiglio comunale».
Secondo il capogruppo dei Verdi «la dieta vegetariana, in particolare quella latto-ovo-vegetariana indicata nella mia mozione, risulta secondo studi recenti più salutare della dieta onnivora che prevede consumo di carne. Una ricerca inglese afferma che la dieta vegetariana riduce notevolmente la mortalità generale e che la diffusione in Gran Bretagna di una dieta vegetariana preverrebbe 40.000 decessi da patologie cardiovascolari». «D'altra parte - ha aggiunto Papini - essendo consentita, su richiesta delle famiglie, la dieta musulmana e ebraica è evidente la discriminazione da una parte nei confronti di quelle religioni che richiedono la dieta vegetariana, ad esempio gli Avventisti del Settimo Giorno, e nei confronti delle scelte etiche "laiche" che rinunciano a cibarsi di alimenti che richiedono l'uccisione di animali.
Più in generale è evidente un tentativo di limitare la libertà di scelta delle famiglie». «Il voto contrario della quinta commissione - ha concluso il capogruppo dei Verdi - con i no di Andriulli (AN), Balata Orsatti (PPI), Pettini (Comunisti Italiani) e le astensioni di Falqui (Rifondazione Comunista), Portanova (Forza Italia) e Mattei (DS) è legato a schemi datati che vedono la dieta vegetariana come "pericolosa". In Consiglio comunale faremo una dura battaglia in difesa della mozione sulla base delle più moderne evidenze scientifiche e mediche».
