Il "giardino mai nato" in Via Mariti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2000 19:13
Il

Gli insegnanti che da 12 anni seguono la vicenda del Triangolo Verde, il "giardino mai nato" alla confluenza dei torrenti Terzolle e Mugnone in Via Mariti, commentano con una punta di amarezza i contenuti del comunicato stampa emesso il 15 novembre dal Comune di Firenze in relazione al "progetto di giardino" di Via Mariti.
Gli insegnanti tengono a precisare alla pubblica opinione che:
 da oltre un anno un cartello annuncia in quel sito una "sistemazione a verde" mai realizzata;
 se oggi si può parlare ancora di una possibilità di spazio verde in quell'area, anziché di una stazione di servizi carburanti, bisogna ringraziare la Scuola Elementare Goffredo Mameli, i suoi bambini, i suoi educatori e gli studenti dell'ITI Leonardo da Vinci: l'insediamento di una pompa di benzina in un sito ambientalmente pregiato alla confluenza di due torrenti è stato sventato solo grazie alle iniziative di sensibilizzazione promosse da queste scuole negli ultimi 12 anni in collaborazione coi cittadini (tre petizioni popolari, feste con piantumazione di alberi e di aiuole fiorite, altre manifestazioni), oltre che attraverso l'approvazione di una osservazione al Piano regolatore depositata il 4 dicembre '93 dai greenboys dell'ITI Leonardo da Vinci;
l'Amministrazione comunale e l'assessore all'Urbanistica avevano invece approvato l'insediamento carburanti, con concessione edilizia, nel 1996;
 giacciono inutilizzate negli archivi dell'ITI Leonardo da Vinci decine e decine di tavole di progetto nate - dietro richiesta e con finanziamenti dell'Amministrazione Comunale di Firenze già negli anni 1988 e 1989 - grazie alla collaborazione dell'ITI Leonardo da Vinci e dell'Istituto Professionale Elsa Morante;
 giacciono ugualmente inutilizzati presso l'ITI i progetti di risistemazione dell'argine realizzati con la collaborazione della Scuola elementare Mameli e dell'Università di Firenze (Facoltà di Architettura).
Non compare nel comunicato dell'Amministrazione comunale alcun riferimento o riconoscimento all'azione delle scuole.

Alle scuole non è dato sapere, del resto, i contenuti del progetto annunciato col comunicato dell'Amministrazione comunale.
Gli educatori ricordano che alla base della progettazione realizzata in questi anni vi sono due requisiti qualificanti, caratteristici della cosiddetta "urbanistica partecipata":
 la partecipazione delle scuole e delle famiglie alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione del giardino, affinché possa crearsi e consolidarsi un rapporto affettivo positivo fra piccoli, adulti e territorio;
 l'economicità dell'opera, perché la spesa pubblica prevista non vada a detrimento delle altre priorità sociali esistenti nella nostra città.

In evidenza