Piu’ risorse per lo sviluppo rurale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2000 23:41
Piu’ risorse per lo sviluppo rurale

Ecco l'oggetto del confronto tra Unione europea e Regioni in relazione all’attuazione dei Piani di sviluppo rurale, cosi’ come segnalati oggi dall’assessore regionale toscano all’agricoltura, Tito Barbini, intervenendo a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo. Occasione, un seminario sulle prospettive dello sviluppo rurale, organizzato dalle regioni del Centro Italia. “Non possiamo non dare un giudizio sostanzialmente positivo sul percorso avviato a livello comunitario sul terreno dello sviluppo rurale – ha spiegato Barbini – Tuttavia ora deve aprirsi una fase di riflessione, in particolare con una verifica continua dell’attuazione del Piano, in modo da apportare tutte quelle modifiche che si renderanno necessarie anche in base alle esigenze dei nostri operatori agricoli e rurali.
Su questo ci aspettiamo un’analoga attenzione dalla Commissione europea, con la quale si dovranno convenire le modifiche necessarie.

Cosi’ come ci attendiamo che il futuro processo di revisione della politica agricola comunitaria tenga in massimo conto della dimensione regionale”.
Tutto questo nella consapevolezza che lo sviluppo rurale e’ la carta su cui giocare per vincere le sfide che attendono la nostra agricoltura, in particolare con “l’inevitabile trauma economico che si profila con il processo di allargamento dell’Unione europea”. “Rimanere prigionieri della sola logica della competizione sui costi porterebbe alla crisi di tante delle attuali produzioni – ha ricordato l’assessore – Occorre passare dal prodotto agricolo al prodotto rurale, un impasto di qualita’, di ambiente, di paesaggio”.


In particolare, l’assessore ha ricordato l’esigenza di un riequilibrio tra le risorse comunitarie destinate allo sviluppo rurale e quelle assegnate alla politica dei mercati, visto che le prime, per il periodo 2000-2006, rappresentano solo il 10 per cento del totale; l’esigenza di una riflessione su azioni al momento marginali o escluse quali la promozione, l’assistenza tecnica e il trasferimento tecnologico, la forestazione di terre pubbliche, la divulgazione agricola; l’urgenza di un approccio piu’ innovativo per l’ingegneria finanziaria.

“Quest’ultima – ha ricordato ancora l’assessore.
e’ ora vincolata da regole troppe strette, dettate dalle normative sugli aiuti di stato, ma per modernizzare il mondo rurale e’ necessario accrescere ulteriormente, anche sotto nuove forme, gli incentivi e gli incoraggiamenti alla diversificazione delle attivita’ agricole”.

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