La nomina
e' avvenuta oggi a Firenze nel corso della XXVIII Assemblea Generale della
Conferenza. Sono due i rappresentanti italiani in seno all'esecutivo, che e'
composto da due membri per ciascuno dei quaranta paesi aderenti ed e' presieduto
dal nuovo presidente della Crpm, il finlandese Stig Ostdahl, presidente della
Regione Ostrobothnia. Oltre a Martini rappresentera' l'Italia nel bureau anche il
presidente della Sicilia, Vincenzo Leanza.
Sono quindici le regioni italiane che aderiscono alla Crpm.
Oltre alla Toscana ne
fanno parte il Friuli-Venezia Giulia, l'Emilia-Romagna, le Marche, l'Abruzzo, il
Molise, la Basilicata, la Puglia, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, la Campania, il
Lazio, l'Umbria, la Liguria.
L'ufficio di presidenza decide gli indirizzi politici e l'attivita' della Conferenza.
Tre sono le principali sfide che attendono il nuovo organismo: in primo luogo c'e'
la questione della competitivita' delle Regioni in seno all'Unione anche nella
prospettiva della riforma del trattato della Ue e dell'imminente ampliamento dei
Paesi membri che porteranno i componenti dagli attuali 15 a 27, grazie
all'ingresso delle nazioni dell'est; poi c'e' lo sviluppo delle politiche che
riguardano l'economia del mare, dai porti ai trasporti marittimi, dalla sicurezza
delle coste alla tutela dell'ambiente, allo sviluppo della pesca; infine lo sviluppo
della politica di cooperazione interregionale e internazionale tra i Paesi che si
affacciano sul Mediterraneo e con quelli dell'America Latina.
"E' per me un onore - ha detto il presidente Martini - raccogliere il testimone
lasciato oggi da Vannino Chiti che ha rappresentato la Toscana al vertice della
Conferenza.
Lo e' soprattutto in questa fase importante per la costruzione
dell'Unione Europea delle Regioni e per le nuove prospettive di sviluppo e
cooperazione. Mi impegnero' per mantenere alto il livello di competitivita' delle
Regioni europee e in particolare quello della Toscana. Considero necessario
favorire tutti gli interventi tesi al riequilibrio tra le regioni centrali e quelle
periferiche del nostro continente".
il presidente Martini ha detto che
e' necessario avvicinare i cittadini elle istituzioni europee.
Per riuscirci e'
fondamentale che citta' e Regioni acquistino un ruolo maggiore in Europa,
attraverso il rafforzamento delle politiche di cooperazione interregionale.
"Di fronte al persistere delle disparita' tra le varie aree - ha precisato
Martini - occorre un profondo ripensamento delle politiche economiche
comunitarie per far si' che aumentino la coesione economica, sociale e
territoriale, valorizzando le aree marittime, l'infrastrutturazione delle zone
periferiche, il riequilibrio tra il centro e la periferia del continente.
Abbiamo riaffermato questi obiettivi con il documento sulle politiche
strutturali dopo il 2006, che la Crpm ha presentato e che e' all'esame degli
organismi comunitari".
Martini ha detto poi di apprezzare e di sostenere calorosamente l'ipotesi di
costituire in seno alla Crpm una nuova commissione per l'area dei Balcani
e del Mar Nero - due realta' nelle quali la Toscana e' fortemente impegnata
con progetti di sostegno allo sviluppo - per dare stabilita' politica e
consolidare pace e cooperazione nella zona.
"E' necessario inoltre - ha detto Martini - rilanciare il processo di pace in
Medio Oriente, senza il quale il progetto di partenariato euromediterraneo
rischia di rimanere bloccato". Il presidente della Toscana ha rivolto anche
un pensiero alle vittime degli scontri in Israele e Palestina e si e' detto
convinto che nel corso della presidenza francese dell'Unione europea si
riapriranno importanti spazi per il progetto di cooperazione
euromediterranea, che sta molto a cuore alle Regioni.
"Voglio infine ringraziare - ha concluso Martini - il presidente Vannino
Chiti per il lavoro importante che ha svolto in questi quattro anni alla guida
della nostra associazione e per il contributo intelligente e concreto che ha
dato alla sua crescita e al rafforzamento del suo prestigio in Europa".