L'ufficio di presidenza del consiglio regionale all'unanimita' ha elaborato una proposta di legge per il riconoscimento dei gruppi di interesse sociale ed economico, per disciplinarne la partecipazione alle attivita' consiliari. Ad illustrare la proposta in prima commissione e' stato Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale, che ha evidenziato che ''la proposta di legge intende riconoscere i gruppi d'interesse presenti nella societa' toscana e ne valorizza il ruolo in funzione dei principi di partecipazione, di trasparenza, di pluralismo economico e sociale e culturale, gia' sanciti dallo statuto regionale e dal regolamento del consiglio regionale''.
I gruppi di interesse, organizzati in associazioni e fondazioni, possono essere accreditati mediante l'iscrizione in un apposito registro, partecipare ai lavori delle commissioni e chiedere di essere ascoltati, dietro specifica richiesta.
Il tentativo, ha proseguito Riccardo Nencini, e' quello ''di regolamentare una serie di attivita' non normate, sul modello del Parlamento europeo, che gia' prevede la partecipazione di gruppi di interesse organizzati ai lavori delle varie commissioni. E' un modo di estendere la partecipazione concreta ai lavori consiliari anche alle associazioni minori, che hanno meno rappresentanza pubblica, ma una presenza diffusa e importante nella tradizione toscana''.