Elezioni regionali, Rossano Rossi (CGIL): 'E' il momento di scegliere'

Avanti per la Toscana concorda. Ma Sinistra Civica Ecologista: "Prima programma e alleanza larga, poi l'interprete"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 Luglio 2025 21:21
Elezioni regionali, Rossano Rossi (CGIL): 'E' il momento di scegliere'

Firenze, 7-7-2025 - Tra pochi mesi i cittadini della Toscana saranno chiamati a pronunciarsi per il rinnovo del Presidente della Giunta e dei consiglieri regionali. Un articolato sondaggio pubblicato oggi dal Sole 24 Ore, che analizza il rapporto di consenso tra cittadini e chi sta governando le Regioni d’Italia, riporta che il presidente uscente Eugenio Giani non solo risulta essere collocato come il quarto assoluto in termini di consensi positivi a livello nazionale con un lusinghiero 58,5%, ma che nel corso dell’ultimo anno ha riscosso un +6,5% rispetto all’anno scorso e addirittura un +13,5% rispetto al 2023.

“Si tratterà di una scadenza elettorale rilevante, sia sotto il profilo locale, sia nazionale per la verifica del consenso del governo Meloni, perla capacità di riportare nuovamente al voto i tanti cittadini che non si sentono più rappresentati e ascoltati da nessuno, soprattutto quelli appartenenti al mondo del lavoro povero e precario. Sarà anche l’occasione per costruire uno schieramento progressista allargato incardinato sull’asse Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra (considerando anche un coinvolgimento di tutta la sinistra politica e sociale presente nella nostra regione), con un programma coerente e con un candidato alla presidenza capace di raggiungere e confermare il consenso necessario per governare la Toscana per i prossimi 5 anni -dichiara Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana- Il Sole 24 ore motiva il balzo di consensi con il carattere spumeggiante di Eugenio Giani, grazie alla sua capacità di essere costantemente presente, anche fisicamente, su tutti i territori della Regione, anche nei momenti più difficili come in occasione dei ricorrenti ed estremi dissesti meteo-climatici che hanno ripetutamente flagellato i territori e le comunità della Toscana, anche garantendo con risorse proprie, soccorsi e ristori.

L’analisi rende merito a tutto questo, ma a nostro avviso corre il rischio di essere riduttiva. Esistono anche questioni di merito e di scelte politiche e programmatiche messe in atto che hanno contribuito al rafforzamento progressivo del consenso. Mi permetto di citarne solo alcuni: l’attenzione costante alla ricerca del confronto e collaborazione con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, con il complesso dei corpi intermedi e della società civile di cui è ricca la nostra Comunità; l’impegno per garantire e far marciare assieme diritti sociali e civili, valgano per tutti la legge sul fine vita e in tema di politiche per il lavoro la legge sui consorzi industriali la cui gestione privilegia cooperative formate da lavoratori di aziende in crisi. Senza dimenticare il sostegno del Presidente ai quesiti referendari su lavoro, sicurezza e cittadinanza.

Approfondimenti

Sono state portate a compimento anche iniziative legislative innovative e originali per offrire ai Comuni strumenti concreti per governare il fenomeno delle distorsioni del turismo massivo e di contrasto alla rendita immobiliare; e non ultimo è stato messo in campo un grande sforzo di risorse sul fronte della sanità pubblica per garantire la tenuta del sistema della sanità regionale e per garantire la corretta applicazione contrattuale nelle Rsa (abbinando la qualità delle prestazioni con la dignità delle retribuzioni) nonostante i continui, ingenti tagli di risorse e tentativi di privatizzazione del governo Meloni.Anche sul fronte internazionale merita grande apprezzamento l’iniziativa diretta dell’ente Regione promossa dal Presidente Giani per far assumere al governo Meloni la posizione di ferma condanna del governo israeliano per il genocidio della popolazione palestinese, di denuncia di violazione del diritto internazionale con l’aggressione all’Iran e il riconoscimento della Palestina come stato sovrano.

Significativa in tal senso la partecipazione del Presidente alla manifestazione per la pace indetta dalla Cgil a Firenze il 1° luglio.Per la Toscana il tempo stringe e la scadenza elettorale si avvicina, c’è una destra antipopolare e autoritaria che sta dando mostra di sé al governo e un popolo di sinistra da mobilitare. E’ giunto il tempo di scegliere e di scegliere bene”.

"Siamo molto preoccupati per le difficoltà in cui si trova il processo di costruzione dell'alleanza progressista per le regionali del 2025", dicono Monica Barni e Daniela Lastri, rispettivamente presidente e vicepresidente di SCE "Siamo di fronte - sottolineano - al tentativo di bypassare completamente il confronto programmatico. Si vuole imporre un fatto compiuto saltando ogni discussione sui contenuti e sulle forze che dovrebbero comporre la coalizione".

"Il primo giro di consultazioni indetto dal PD nel maggio scorso - continuano Barni e Lastri - aveva rappresentato un segnale positivo di dialogo con M5S e Alleanza Verdi-Sinistra. Emiliano Fossi si era mostrato favorevole a una nuova coalizione. Ma evidentemente una parte del PD e delle forze moderate vogliono tornare alla logica dell'autosufficienza, mettendo il carro davanti ai buoi: prima il candidato, poi si vedrà".

"È esattamente l'errore che portò al disastro delle politiche del 2022, quando la divisione del campo progressista consegnò la vittoria alla destra. Questa 'sindrome del Marchese del Grillo' - proseguono le esponenti di SCE - è sostenuta da amministratori locali e da esponenti democratici che si sottraggono all'impegno di costruire l'alleanza nazionale alternativa alla destra, nell'illusione di bastare a sé stessi”.

"Prima si costruisce il programma di cambiamento e l'alleanza larga con tutte le forze progressiste, poi si individua l'interprete migliore di quel progetto. Riconosciamo - dicono ancora da Sinistra Civica Ecologista - che la Toscana sia rimasta tra le regioni migliori del Paese e che il Consiglio regionale abbia approvato importanti provvedimenti su consorzi industriali, affitti brevi e fine vita. Ma proprio per questo non si può puntare solo sulla continuità rinunciando a qualsiasi visione critica di questi cinque anni, ignorando, ad esempio, personalismo, pesanti concentrazioni di potere, passi indietro sulla pianificazione del territorio, improvvisazioni sulla gestione finanziaria, riduzione della qualità legislativa e programmatoria, ambiguità sull'autonomia differenziata”.

"Dopo anni di emergenza e divisioni - concludono Barni e Lastri - serve un nuovo progetto per riportare la Toscana tra le regioni più innovative del Paese. Ma se si parte imponendo candidature senza confronto, il centrosinistra ripete l'errore fatale che già conosciamo e non può permetterselo di nuovo".

Avanti per la Toscana esprime invece la necessità di formalizzare al più presto la candidatura del Presidente Eugenio Giani per un secondo mandato alla guida della Regione Toscana: Lo chiediamo con spirito costruttivo, consapevoli della posta in gioco: a meno di tre mesi dal voto, la coalizione di centrosinistra non si è ancora mai riunita formalmente, e il Partito Democratico – pur riconoscendo il valore dell’esperienza di governo – continua a rinviare la decisione sulla leadership, subordinandola a un percorso che finora non ha prodotto alcuna sintesi politica né programmatica.

Crediamo che il tempo della riflessione sia ormai alle spalle. Eugenio Giani ha governato con equilibrio e determinazione, guidando la Toscana in anni difficili e ottenendo risultati concreti per cittadini, imprese e territori. Lo conferma anche l’ultimo Governance Poll del Sole 24 Ore, che lo vede al quarto posto tra i presidenti di regione più apprezzati d’Italia, con un incremento di consenso di ben 10 punti percentuali.

A fronte di questi dati e dell’esperienza maturata, è incomprensibile che la sua ricandidatura non sia ancora stata ufficializzata dal partito di cui è espressione. Ogni ulteriore rinvio rischia di danneggiare il progetto politico del centrosinistra e di alimentare sfiducia e disorientamento nei cittadini".

Avanti per la Toscana, coalizione costituita da +Europa, Psi, Pri e Azione, ha già dichiarato il proprio pieno sostegno a Eugenio Giani e continuerà a lavorare per costruire una coalizione ampia, riformista, europeista e credibile. Ma oggi, più che mai, servono chiarezza, responsabilità e coraggio politico.

Notizie correlate
In evidenza