Dopo il restauro degli affreschi riapre la Cappella della Sacra Cintola del Duomo di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2000 16:08
Dopo il restauro degli affreschi riapre la Cappella della Sacra Cintola del Duomo di Prato

Concluso il restauro degli affreschi di Agnolo Gaddi nella Cappella della Cintola, costruita appositamente nel Duomo di Prato per conservare la preziosa reliquia che, la tradizione, vuole trasportata a Prato nel 1141 dal Mercante Michele Dagomari di ritorno da un viaggio in Terrasanta.
Il restauro, iniziato nel Marzo del 1998 diretto da Isabella Lapi Ballerini della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, Pistoia e Prato, è stato reso possibile grazie al contributo dell'Associazione per il restauro del Patrimonio Artistico Italiano-Arpai, della Cariprato, dell'Ente Cassa di Risparmio di Prato e del Monte dei Paschi di Siena.
Il vasto ciclo di affreschi, dipinto dal Gaddi e dalla sua bottega, fra il 1392 e il 1395, illustra le storie parallele della Vita della Vergine e della Sacra Cintola attraverso episodi ora ricchi di dettagli e di finezze narrative, ora saldamente ancorati alla illustre tradizione giottesca.
Scene come il Matrimonio o l'Assunzione della Vergine, il Presepio o il Viaggio per Mare di Michele Dagomari, esprimono al meglio, nella pensosa dolcezza dei volti femminili, nelle squisitezze cromatiche e disegnative, nella cura dei dettagli di costume, il punto fermo fissato da Agnolo nella maturazione di una cultura essenzialmente tardo gotica.
Completo ed approfindito, l'intervento di oggi, ha mirato a ridare alla pulitura una consistenza materica ed un aspetto il più possibile vicino a quello originale, tenendo presente l'obiettivo di garantire nel tempo la sua conservazione.
Fra i risultati più significativi della pulitura è la riscoperta vivacità dei colori, che, unita al tono fiabesco e all'eleganza formale di alcune scene, rende oggi ancora più esplicita la decisa impennata in senso-tardo goticoespressa dal Gaddi in questa sua opera estrema.

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