Concluso il restauro degli affreschi di Agnolo Gaddi nella Cappella della Cintola, costruita appositamente nel Duomo di Prato per conservare la preziosa reliquia che, la tradizione, vuole trasportata a Prato nel 1141 dal Mercante Michele Dagomari di ritorno da un viaggio in Terrasanta.
Il restauro, iniziato nel Marzo del 1998 diretto da Isabella Lapi Ballerini della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, Pistoia e Prato, è stato reso possibile grazie al contributo dell'Associazione per il restauro del Patrimonio Artistico Italiano-Arpai, della Cariprato, dell'Ente Cassa di Risparmio di Prato e del Monte dei Paschi di Siena.
Il vasto ciclo di affreschi, dipinto dal Gaddi e dalla sua bottega, fra il 1392 e il 1395, illustra le storie parallele della Vita della Vergine e della Sacra Cintola attraverso episodi ora ricchi di dettagli e di finezze narrative, ora saldamente ancorati alla illustre tradizione giottesca.
Scene come il Matrimonio o l'Assunzione della Vergine, il Presepio o il Viaggio per Mare di Michele Dagomari, esprimono al meglio, nella pensosa dolcezza dei volti femminili, nelle squisitezze cromatiche e disegnative, nella cura dei dettagli di costume, il punto fermo fissato da Agnolo nella maturazione di una cultura essenzialmente tardo gotica.
Completo ed approfindito, l'intervento di oggi, ha mirato a ridare alla pulitura una consistenza materica ed un aspetto il più possibile vicino a quello originale, tenendo presente l'obiettivo di garantire nel tempo la sua conservazione.
Fra i risultati più significativi della pulitura è la riscoperta vivacità dei colori, che, unita al tono fiabesco e all'eleganza formale di alcune scene, rende oggi ancora più esplicita la decisa impennata in senso-tardo goticoespressa dal Gaddi in questa sua opera estrema.
Giovedì, 01 Maggio 2025 - 15:04