Un’occasione unica per nuotare in mezzo ai Tonni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2000 09:56
Un’occasione unica per nuotare in mezzo ai Tonni

L'Isola di Gorgona è una delle perle dell'Arcipelago Toscano, praticamente inaccessibile al turismo sia per la presenza del carcere che per i vincoli molto severi che tutelano il suo habitat. Ma proprio alla Gorgona dallo scorso anno è stato allestito un campo di ricerca per censire i cetacei. I campi organizzati da Dorad, Associazione culturale per la didattica ambientale e il censimento dei cetacei, quest’anno sono in tutto dieci, suddivisi tra luglio, agosto e settembre. L'associazione Dorad riunisce un gruppo di persone (fra cui biologi e veterinari) che si occupano da alcuni anni di sviluppare un programma di educazione ambientale rivolto all'ambiente marino.

Rientra in quest'ottica il censimento dei mammiferi acquatici nell'arcipelago toscano, alla base della realizzazione, da parte dell'associazione, anche di piani didattici per gli istituti scolastici. I partecipanti ai campi sono suddivisi in gruppi di lavoro: sono previste escursioni in mare e avvistamenti da terra, e incontri formativi per prendere confidenza con gli strumenti e saperne di più sulla storia evolutiva e le abitudini dei cetacei. I dati registrati vengono poi raccolti e analizzati.

I volontari hanno a disposizione tempo libero per camminare o andare in spiaggia, sempre sotto l’occhio vigile della direzione del carcere.
Nei nostri mari non è difficile avvistare Cetacei. Suddivisi in Odontoceti (provvisti di denti) e Misticeti (dotati di fanoni, adatti a filtrare piccoli animali dall'acqua) questi animali sono senza arti posteriori e senza collo, la loro pelle è liscia e il corpo idrodinamico per non offrire resistenza all'acqua; la coda, organo di propulsione, è larga e piatta e le narici sono arretrate sul capo a formare lo sfiatatoio, con il quale emergono per respirare l'ossigeno atmosferico.

A differenza dei pinnipedi (gli altri mammiferi marini del Mediterraneo, come le foche), i cetacei trascorrono in mare tutta la loro vita e le femmine partoriscono in acqua. La Balenottera è il misticete più comune del Mediterraneo; è lunga fino a 24 metri e può pesare 70 tonnellate. Si nutre di plancton e piccoli pesci. Un altro gigante del mare è il Capodoglio, lungo fino a 20 metri (per un peso di 60 tonnellate) e di colore grigio scuro; caratteristica è la forma quadrata del capo e la mascella sottile.

Si nutre principalmente di calamari. lI delfino tursiope frequenta sia le acque costiere che il mare aperto. I gruppi che abitano vicino alla riva, osservati più frequentemente, non nuotano al di sotto dei 30 m. Si nutre in acque profonde e torbide e usa il suolo per localizzare le sue prede. il tursiope caccia in branco, guiza fuori dall'acqua per individuare o concentrare branchi di pesci.
La conoscenza dello stato delle popolazioni di Cetacei nei mari italiani era per molti versi legata a quegli esemplari che venivano ritrovati lungo la costa, in difficoltà o già morti, oppure quelli che rimanevano impigliati nelle reti da pesca.

Le osservazioni scientifiche in mare aperto (il "whale watching") negli ultimi anni sono meglio organizzate, piu' numerose e piu' efficienti e riescono a raccogliere dati precisi, anche se legati a periodi dell'anno e a luoghi circoscritti. Se dal punto di vista degli "spiaggiamenti" i dati sono accurati, grazie all'opera di soccorso e raccolta informazioni svolta dal Centro Studi Cetacei poco invece si sa circa il numero di animali che rimangono impigliati nelle reti, e muoiono affogati.
Le date dei campi organizzati da Dorad per il mese prossimo: dal 25 al 29 agosto; dal 1° al 5 e dall'8 al 12 settembre.

Per informazioni e prenotazioni: Associazione Dorad, via Torre dell'Orologio 14, Isola di Gorgona (Livorno), dottoressa Claudia Lorenzini, tel. e fax 0586502814.
La Gorgona è la più settentrionale isola dell'Arcipelago Toscano, cento volte più piccola dell'Isola d'Elba. È raggiungibile da Livorno con una ora e mezza di traghetto di linea (miglia 19.9 a sud-ovest di Livorno). Fu probabilmente un insediamento etrusco e fu abitata dai Romani, che hanno lasciato le vestigia di una villa rinvenuta all’interno del paese attuale.

Per secoli è stata luogo di ritiro e preghiera per eremiti e monaci, soprattutto benedettini (fino al secolo XIV) e certosini (dal XIV al XVIII secolo), e la Repubblica Pisana e il Granducato di Toscana vi hanno lasciato testimonianze. Spettacolare è la Torre Vecchia costruita nel XII-XIII secolo dai Pisani. La Torre Nova (XVII secolo), sovrastante l'imbocco del porticciolo, è un classico esempio di architettura militare medicea.
Dal 1869 l'isola è sede di una Colonia Penale che ne occupa tutto il territorio e che ha finito per smembrare la comunità civile autoctona.

L'Isola è Demanio dello Stato, concesso al Ministero di Grazia e Giustizia che l’ha adibita a colonia agricola penale con scopi rieducativi. I detenuti svolgono mansioni di ogni tipo, che spaziano dall'agricoltura alla pastorizia, dall'artigianato alla carpenteria, e possono spostarsi in ogni parte dell'isola compatibilmente con il loro lavoro e sotto l'occhio vigile degli agenti di Polizia Penitenziaria. Proprio grazie all'impegno dei "reclusi" il villaggio originario è stato completamente ristrutturato grazie ad un'opera di continua manutenzione.

Durante la notte i detenuti vengono riaccompagnati nelle loro "celle", che spesso sono miniappartamenti.
Gli aspetti naturalistici che caratterizzano Gorgona sono sorprendenti. Unica, fra le piccole isole del Mediterraneo, è coperta da boschi e la macchia mediterranea, florida e varia, si arrampica sulle scoscese falesie, abitate da numerose colonie di gabbiani e di conigli selvatici. Dal 1991 l'Isola fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
La cosa che salta subito all'occhio al visitatore è la copertura vegetale: circa il 90% dell'isola infatti presenta aree boschive, ed ospita oltre 400 specie floristiche.

Anche la limpidezza delle acque circostanti l'isola è notevole. Il mare che circonda l'isola è interdetto al turismo e ai natanti. Ciò ha permesso il proliferare di specie marine particolarmente delicate. Sono presenti l'Aragosta, la Cernia, il Lupicante, il Dentice, oltre a varie altre specie pregiate che prediligono fondali incontaminati. L'Isola di Gorgona è nota poi per la pescosità di Acciughe che, nel periodo tra marzo e settembre, attirano tutti i pesci di grande taglia che se ne cibano: Tonni, Cetacei, ecc..


Tra i più spettacolari e suggestivi punti panoramici Cala Maestra, dalle grandi scogliere, ripide e colonizzate da pini d’Aleppo. A Cala Maestra in agosto la natura offre all’occhio uno spettacolo stupendo, scogliere a picco che emergono dal mare e si tuffano in una rigogliosa macchia mediterranea che scende quasi a mare. Sorprende la limpidezza dell’acqua, di una trasparenza esotica. Le pareti del canalone scendendo si spogliano delle posidonie e risultando ricche di anfratti, popolati dalle aragoste, dentici, scorfani e persino barracuda.

Dalla Torre Vecchia si sovrastano le scogliere di Costa dei Cantoni alte 200 metri. Molte opere di terrazzamento risalgono a epoche piuttosto recenti, come il grande impianto di vitigni realizzato nel 1875 dai detenuti della colonia penale. L’interno dell’isola appare movimentato da alcuni rilievi che terminano nelle vette di Punta Gorgona (255 metri). La strada che gira attorno a Gorgona costeggia belle formazioni di pino alternate a tratti di lecceta. Dal paese è possibile salire a Torre Nuova, da cui si domina lo scalo.

Il piccolo abitato è una cascata di vecchie case che dalle pendici scendono al mare fino a incontrare la spiaggia, protetta dal pontile del porticciolo. Sia per motivi di sicurezza che per le piccole dimensioni della banchina il traghetto non attracca: i passeggeri vengono tradotti con una scialuppa, un metodo che ricorda i tempi passati e introduce ancora prima dello sbarco alla particolare atmosfera di Gorgona.

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