La conferenza stampa all'hotel Villa Medici di Fatih Terim, il nuovo tecnico della Fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2000 20:24
La conferenza stampa all'hotel Villa Medici di Fatih Terim, il nuovo tecnico della Fiorentina

"Sono molto felice per aver fatto questo grande accordo con la Fiorentina. Mi chiederete perché ho lasciato la mia squadra che ha vinto la coppa Uefa e il campionato turco: l’ho lasciata perché come al solito ho fatto la scelta più difficile perché volevo realizzare le mie idee per il futuro. Ho scelto la Fiorentina rifiutando tante altre offerte e sono molto felice. Ho conosciuto il presidente, il signor Luna e Giancarlo Antognoni. Sono sicuro che faremo tante belle cose insieme. E ringrazio anche il signor Moreno Roggi.
Del calcio italiano mi incuriosisce che è molto più forte e robusto rispetto a quello della Spagna dell’Inghilterra e della Francia.

Niente mi impressiona: l’unica cosa che mi spaventa è Dio.
Il signor Cecchi Gori è il nostro presidente. Quando vorrà venire negli spogliatoi a salutare la squadra non ci saranno problemi ma preferisco sempre rimanere solo con i miei giocatori. Come rispetto il presidente ed i dirigenti anche loro mi dovranno rispettare. Quando otterremo dei risultati importantissimi saremo sempre li ad aspettarlo.
Come modulo cercherò di fare difesa ed attacco in un unico blocco: una squadra aggressiva sempre alla ricerca del gol per dare tanti piaceri anche agli spettatori.

Nel mio paese per un secolo, escluso gli ultimi dieci anni, abbiamo sempre difeso e non siamo riusciti ad evitare i gol. La mia filosofia è pressing nel campo avversario. La chiave più importante è che i miei giocatori devono provare piacere a fare questo gioco.
Ho accettato Firenze anche se è un momento particolare. So quanto era importante Batistuta per il popolo fiorentino però credo che come ha fatto tante belle cose per la Fiorentina è stata la Fiorentina a farlo diventare Batistuta.

I tifosi della Fiorentina non devono dubitare che questo vuoto non sarà riempito. La Fiorentina è una squadra forte, ha Toldo, Di Livio, Adani, Cois, Repka. Non voglio drammatizzare la situazione. Non possiamo far ritornare Batistuta alla Fiorentina dobbiamo guardare avanti.
Faremo tutti gli acquisti che ci occorrono. Ai tifosi della Fiorentina non dico che ho bisogno di cinque o sei mesi per far funzionare la squadra: questo non è logico. Appena torneremo dalla preparazione ogni settimana la squadra sarà migliorata.

Tutti vedrete quello che farò al campo. Non mi piace la parola pazienza.
Non ho mai pensato di contattare un giocatore del Galatasaray per la Fiorentina. Non gli porterò via i giocatori perché senza me la squadra è già più debole. Se ci interessa qualcuno lo saprete tutti.
Penso che non avrò difficoltà in Italia. Questo paese non è per me molto lontano: quando ero calciatore ogni estate andavo a Torino dagli amici italiani e negli ultimi dieci anni da allenatore ho avuto tante importante relazioni con l’Italia.

Tutti e due i paesi sono mediterranei anche la cucina mediterranea non sarà per me un problema. L’inizio del 1 ottobre ci ha dato un po’ di tempo. Faremo un bel piano perché oltre a Batistuta possono partire anche altri giocatori. Dobbiamo lavorare molto bene per gli acquisti per coprire le nostre debolezze senza avere fretta in modo sano.
Nessuno è incedibile. Per qualsiasi giocatore la cosa più importante è che abbia la voglia di giocare per la Fiorentina. Al Galatasaray avevamo uno slogan: chi non ha voglia di giocare per il Galatasaray basta che bussi alla mia porta.

So che Rui Costa ha giocato sette anni alla Fiorentina forse sarà il prossimo capitano. I tifosi della Fiorentina amano Rui Costa, Rui Costa ama la Fiorentina. A me piace Rui Costa ma manca ancora una cosa: che lui preferisca la Fiorentina.
Voglio risolvere i problemi della squadra. Io lavoro per riguadagnare le persone e non solo Rui Costa. Se ci sarà bisogno andremo a Lisbona oppure in Olanda e faremo di tutto per farlo rimanere a Firenze. La campagna acquisti la decido io che sono il tecnico.
Non dipende da me se Rui Costa rimarrà.

Penso che ci sia un piccolo problema e noi siamo qui per risolvere questi problemi.
Tra due - tre mesi voglio parlare negli spogliatoi in italiano.
Deciderò presto quante persone bisogna acquistare. Sono molto ambizioso ma non parlo mai troppo in grande. Se sapevo che non avrei avuto successo a Firenze non sarei venuto via dalla Turchia".

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