Iniziative del Comune di Firenze a sostegno del popolo eritreo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2000 14:07
Iniziative del Comune di Firenze a sostegno del popolo eritreo

“Piena solidarietà al popolo eritreo che sta subendo l’invasione da parte dell’Etiopia”. Il messaggio si è levato stamani da Palazzo Vecchio dove una delegazione del Comune di Firenze formata dall’assessore ai gemellaggi Eugenio Giani, dal presidente del Consiglio Comunale Alberto Brasca, dal presidente della Commissione Pace Lorenzo Marzullo, dal consigliere comunale Paolo Imperlati, ha incontrato una folta rappresentanza della comunità eritrea a Firenze.
All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Consiglio Regionale della Toscana a Riccardo Nencini e il consigliere regionale e sono giunti messaggi dal sottosegretario all’industria Stefano Passigli e del presidente delle Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Renzo Innocenti.


“E’ il momento che anche l’Italia – ha detto l’assessore Giani –, attraverso Firenze che è città gemellata con Asmara, esca dalla posizione ecumenica e dica chiaramente le cose come stanno. In questo conflitto è emerso chiaramente chi è l’aggressore e chi l’aggredito. Noi siamo dalla parte di chi difende i territori dall’invasione.
E’ dovere dell’Italia difendere l’autodeterminazione del popolo eritreo e, oltre la solidarietà, necessitano azioni concrete”.

Intanto lunedì prossimo in consiglio comunale verrà presentato un ordine del giorno (la stessa cosa avverrà in consiglio regionale) a sostegno del popolo eritreo. "Poi – ha proseguito l’assessore Giani – organizzeremo una raccolta di materiale farmaceutico e apriremo un conto corrente bancario, perché vista la situazione la prima cosa che serve è il denaro”.
“Esprimo alla comunità eritrea a Firenze – ha detto il presidente Brasca – la nostra più sincera solidarietà. La vostra terra è macchiata dal sangue e noi ci sentiamo in imbarazzo perché viviamo questa situazione da spettatori.

Le cifre di morti e feriti che apprendiamo dai giornali sono spaventose. Gli ordini del giorno sono importanti, ma non fermano né le bombe né i cannoni. Allora è opportuno intanto prendere carta e penna e scrivere dei messaggi indirizzati al ministro degli esteri, al governo etiope, firmati dal sindaco, dagli assessori, dai gruppi consiliari”.
“Firenze – ha detto il presidente della commissione Pace Marzullo – è al vostro fianco e farà tutto il possibile per sollevare la questione ai più alti livelli istituzionali, finchè non sarà terminato questo conflitto e nelle vostre terre torni a regnare la Pace”.

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