Le aiuole fiorite di Palazzo Pfanner, nel cuore di
Lucca, le suggestioni di casa Bicocchi a Pomarance, i pezzi rari del
museo etrusco di Murlo, l'oasi naturale del lago di Burano a Capalbio:
maggio sara’ il mese delle architetture di Toscana. Per due week-end la
regione che vanta il piu’ ricco patrimonio artistico-ambientale del
mondo aprira’, con l’iniziativa ‘Visite di primavera’, le porte delle sue
ville, dei suoi giardini, delle sue chiese, dei suoi teatri, dei suoi parchi,
dei suoi siti archeologici a tutti i visitatori.
Sabato 20 e domenica 21
maggio, e quindi ancora sabato 27 e domenica 28 ingressi gratuiti e
visite guidate a una centinaio di gioielli di un’architettura notissima per
alcune sue straordinarie emergenze, ma ancora tutta da scoprire nella
eccezionale ricchezza diffusa dei suoi tesori sul territorio.
La
manifestazione, alla sua seconda edizione dopo il boom di pubblico
dell'anno scorso, e’ stata organizzata dalla Regione Toscana nell’ambito
del programma Architetture di Toscana varato per far conoscere gli
interventi di salvaguardia e di valorizzazione delle straordinarie risorse
storiche e culturali locali.
L’appuntamento, rispetto all'esordio del 1999, è decisamente orientato
verso la primavera inoltrata, in modo da poter proporre un programma
più “verde” e più “fiorito”, con una scelta assai piu’ consistente di visite
a giardini e parchi: il calendario ingloba, infatti, da quest’anno anche
l'attesa manifestazione dell’apertura straordinaria - domenica 21 e
domenica 28 maggio - dei cortili e dei giardini dei palazzi storici
fiorentini.
E’ solo un esempio di quello che si puo’ fare unendo le forze e accogliendo la collaborazione di tutte quelle associazioni, private e non, che hanno accumulato grande esperienza in questo campo: a partire dall’Associazione delle Dimore Storiche, che già l’anno scorso aveva partecipato alle Visite, per arrivare quest’anno al Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, all’Istituto Nazionale dei Castelli, alla stessa Facolta’ di Architettura dell’Universita’ di Firenze che sta portando avanti una ricerca sui giardini storici della Toscana.
Nelle visite di primavera sarà possibile andare nel Mugello, in provincia
di Firenze, alla scoperta di una rete di piccoli, grandi, musei: da quello
della pietra serena a Firenzuola a quello della Manifattura Chini a
Borgo San Lorenzo; e ancora visitare il Castello di Verrazzano a Greve
in Chianti. In provincia di Pistoia si potra’ apprezzare il grande museo
en plein air di arte contemporanea della Villa di Celle e percorrere
l’itinerario storico-ambientale del Padule di Fucecchio, la piu’ grande
area paludosa interna italiana, ricca di piante rare e di uccelli migratori.
Per gli appassionati del verde sono state fissate diverse tappe anche a
Prato e provincia, come il Parco di Galceti e quello del Bisenzio.
A Lucca, oltre al giardino e al museo di Palazzo Pfanner, saranno
ancora visibili, dopo la straordinario successo dell'anno scorso, gli
appartamenti del Palazzo Ducale, che fu residenza di Elisa Bonaparte e
di Maria Luisa di Borbone, mentre nell'Oratorio degli angeli custodi
verra’ allestita per l'occasione una deliziosa mostra di santini.
In provincia di Massa-Carrara si potranno ‘espugnare’ fortezze e castelli, da Massa a Fosdinovo, fino al Borgo Murato di Filetto. E a Pisa sara’ possibile curiosare all’interno della Certosa di Calci ed aprire i vecchi bauli di Casa Bicocchi, esempio di dimora borghese ottocentesca straordinariamente rimasta intatta. In provincia di Livorno si potranno visitare, di nuovo, a Campiglia Marittima uno dei principali centri europei per la storia della tecnologia mineraria, con coltivazioni minerarie etrusche, medievali e moderne, il Parco di San Silvestro, e i meravigliosi reperti del Parco di Baratti e Populonia, ma soprattutto conoscere il bellissimo Parco di Punta Falcone.
A Livorno si apre il
Cisternone, ovvero la Gran Conserva del Poccianti.
Riflettori puntati nel Senese sui capolavori dell’arte etrusca del museo
di Murlo, sulla Villa di Geggiano alle porte della città del Palio, e, a San
Quirico d'Orcia, sui suggestivi Horti Leonini, giardino cinquecentesco
su tre livelli, ricco di allegorie. E nell’aretino sui castelli di Montecchio
Vesponi e di Romena, e sul roseto botanico di Cavriglia.
Nel Grossetano, infine, sara’ possibile aggirarsi stupiti tra le sculture del
fantastico Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint-Phalle, a Garavicchio,
per poi passare al centro storico di Capalbio e all'oasi naturale del Lago
di Burano; mentre un altro degli itinerari proposti passa da Sorano e da
Pitigliano dove saranno visitabili la Sinagoga e il Forno delle Azzime,
fulcro dal Cinquecento del piu’ vivace centro ebraico d'Italia in
ambiente rurale.