Motorini: Forza Italia chiede le dimissioni dell’Assessore alla mobilità Monciatti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2000 17:56
Motorini: Forza Italia chiede le dimissioni dell’Assessore alla mobilità Monciatti

«Il Sindaco mandi a casa l’Assessore alla mobilità Monciatti che ha intrapreso una “guerra santa” contro i motorini oppure Domenici ammetta pubblicamente che le sue affermazioni in campagna elettorale erano solo uno slogan pubblicitario».
La richiesta arriva dai consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri e Bianca Maria Giocoli.
Secondo il capogruppo Rodolfo Cigliana «il provvedimento di chiudere, a partire da settembre, il centro storico ai motorini, se realizzato, causerà danni gravissimi al tessuto sociale ed economico dell’intera zona a traffico limitato, impedendo una libera circolazione di cittadini e di operatori economici, siano essi imprenditori che impiegati».


«In questo modo - ha rilevato Cigliana - il centro storico si ridurrà a puro museo con la fuga di una qualunque attività culturale ed economica connessa all’impossibilità di accesso dovuta anche ad una cronica incapacità del servizio pubblico».
«Mi chiedo - ha concluso Cigliana - come gli altri assessori della giunta possano accettare provvedimenti così penalizzanti la città senza levare voce di protesta nell’interesse dei cittadini».
I consiglieri invitano gli utenti a mettersi in contatto con il gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Vecchio «contro l’assurda proposta dell’Assessore Monciatti».
«Anche in questo episodio l'amministrazione comunale ha dato esempio di essere in balia di idee vaghe e difficilmente realizzabili».

La dichiarazione è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e riguarda il presunto provvedimento di chiudere il settore A della zona a traffico limitato ai motorini Secondo Toccafondi «"Il piano delle due ruote" prevede una vasta area interdetta a tutti i motorini, ma non prevedere né nuovi parcheggi gratuiti, né un aumento dei mezzi pubblici, tantomeno un aumento della dotazione delle biciclette e dei mezzi elettrici».
«Anche questa nuova tappa della crociata contro i motorini - ha detto Toccafondi - parte dal presupposto che i ciclomotori devono uscire dal centro, e poco importa se chi usa il motorino lo fa non per sfizio ma per necessità».


«Una politica credibile - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - presuppone che a divieti corrispondano valide alternative. In questo caso le alternative per raggiungere il luogo di lavoro, di studio, le attività del centro storico non esistono».

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