"Al vertice della Fiorentina deve essere nominato un Presidente all’altezza della situazione». La richiesta è del consigliere comunale di Forza Italia Massimo Pieri secondo il quale «per il senatore Cecchi Gori è il momento di mollare».
«Chi gioca al calcio è soggetto ad errori - ha sottolineato Pieri - ma quello che differenzia un professionista da un dilettante è l’immagine ed il modo con il quale gestisce l’attività. I fiorentini hanno diritto a delle soddisfazioni: non ci siamo dimenticati che con la sua gestione siamo finiti in serie B».
«Ci siamo barcamenati fra gli anni ’70 ed ’80 - ha detto Pieri - con sporadiche prestazioni di rilievo e quando dovevamo trattenere i giocatori per essere competitivi con gli squadroni del nord li vendevamo per ingrassare le casse della dirigenza di turno: Roby Baggio, Berti, Passarella, Massaro, Di Chiara, Galli, Daniel Bertoni scambiato con due lire con Claudio Pellegrini, senza dimenticare i prodotti del vivaio viola Sacchetti, Bruni e Di Gennaro che vinsero uno scudetto a Verona».
«Poi - ha proseguito Pieri - la Juve mette sul mercato i suoi pezzi pregiati come Moeller, Baggio, Ravanelli, Vialli, Vieri e Boksic, la Lazio vende all’Inter Vieri, il Parma si prende il lusso di privarsi di Veron, Sensini e Chiesa ed il Milan si rinnova di anno in anno».
«Queste squadre hanno continuato a vincere - ha concluso Pieri - è noi invece ci teniamo due dirigenti da “Bar sport” come Cecchi Gori e Luna, costretti a convivere con la continua mancanza di organizzazione razionale di una società ormai allo sbando.
A quando la svolta?».
