Le linee generali in sintesi:
mancata applicazione dell'addizionale IRPEF, pressione fiscale e livello dei servizi sostanzialmente inalterati nonostante i minori trasferimenti dello Stato, una politica degli investimenti che conferma l'alta progettualita' dell'Amministrazione in materia di opere pubbliche. Sono queste alcune delle scelte di fondo che stanno alla base della manovra di bilancio-2000 del Comune di Grosseto. Una manovra di bilancio costruita nel quadro delle compatibilita' obbligate legate alle crescenti ristrettezze della finanza locale imposte da politiche nazionali.
Di fronte alle quali, pero', la giunta ha evitato di caricarne il prezzo sulle spalle dei contribuenti grossetani.
Razionalizzazione della spesa. Recupero dell'evasione. Una gestione del 'gioiello di famiglia' - le farmacie comunali oggi SpA - all'insegna dell'efficienza e dell'economicita', e quindi tale da produrre utili importanti. Una pianificazione delle dismissioni e di altre esternalizzazioni finalizzata all'acquisizione di risorse da destinare agli investimenti, senza elevare il livello di indebitamento dell'Ente.
Sono queste alcune delle 'contromisure' adottate dalla giunta-Antichi.
*ADDIZIONALE IRPEF
La giunta sottopone all'esame del consiglio comunale una proposta di bilancio caratterizzata dall'aver rinunciato, anche quest'anno, all'applicazione dell'addizionale-Irpef: una soluzione che invece e' stata adottata in forma generalizzata dalla totalita' degli altri Enti locali grossetani e della regione. Cosi' facendo, l'Amministrazione viene ad incassare - tra il '99 e il 2000 - qualcosa come 6miliardi in meno: a tanto sarebbe ammontato infatti il gettito totale se il Comune – avvalendosi della facoltà in tal senso espressamente prevista dalla legge - avesse applicato ai contribuenti di Grosseto l'addizionale.
Una scelta che l’Amministrazione conferma come una sorta di "variabile indipendente", in coerenza con una volontà politica espressa già con gli "Indirizzi generali di governo": evitare di superare quel limite di pressione fiscale oltre il quale si priva di fatto il cittadino della libertà di autodeterminare l’utilizzo migliore del proprio reddito, del proprio risparmio, del proprio lavoro, …ovvero del proprio futuro.
*ICI
L'imposta comunale sugli immobili resta invariata: un risultato reso possibile anche dagli ottimi risultati messi a segno sul fronte del recupero dell'evasione, che continuera' anche per l'anno in corso.
Un'operazione condotta direttamente dal personale dell'Ente-settore tributi (senza, cioe', incarichi ad agenzie esterne che avrebbero comportato costi ulteriori) e che consente di far rientrare nelle case comunali importi considerevoli, con il duplice effetto di scongiurare appunto l'aumento dell'aliquota ("pagare tutti per pagare meno") e concorrere al pareggio di bilancio. Restano confermate anche le consistenti detrazioni (ben 400mila lire) gia' previste a beneficio della prima casa.
*TOSAP e ALTRE TARIFFE
Lievissimi i ritocchi delle tariffe relative a taluni servizi (per esempio, i servizi scolastici, per i quali le modificazioni scatteranno comunque solo a partire dal prossimo autunno) piu' che altro interessati da una pianificazione della spesa su scala annuale.
Complessivamente, il mantenimento a livelli bassissimi delle tariffe corrisposte dagli utenti (valga per tutti il caso delle rette per le case di riposo) dimostra il forte investimento dell'Amministrazione in questi settori.
Quanto alla Tosap, si e' sostanzialmente dato corso ad una semplificazione dei pagamenti (sin qui caratterizzati da una duplicazione delle procedure e dei bollettini). La Tosap verra' dunque corrisposta - con il 2000 - in un'unica soluzione (non piu' come tassa e contemporaneamente come canone di concessione, com'e' stato finora).
E dunque all'apparente incremento corrisponde in realta' un livello invariato del gettito complessivo.
*SMALTIMENTO RIFIUTI
Piano provinciale dei rifiuti, gestione della discarica, ubicazione dei nuovi impianti...: in questa materia, come e' noto, tutte le scelte di fondo - a cominciare da quelle destinate ad avere conseguenze dirette sulle tasche della popolazione del Comune di Grosseto - attengono alla responsabilita' di Enti ed Istituzioni diversi dall'Amministrazione civica. Cio' nonostante, e' proprio il Comune a dover poi determinare le tariffe.
Tariffe inevitabilmente condizionate dal fatto che il risultato delle scelte sopra richiamate corrisponde ad un incremento dei costi complessivi del servizio, da un anno all'altro, che varia dal 30 al 50%...
Un forte incremento della spesa determinato dall'aumento dei costi imposti per il conferimento in discarica (passati da 30 ad 80lire/kg), da corrispondere al privato gestore della stessa. Incremento a cui vanno aggiunti i maggiori costi che deriveranno dall'onere di estendere la raccolta differenziata a tutto il territorio comunale.
Per non parlare dalla multa che Grosseto dovra' pagare per il secondo anno - si tratta di 30lire/kg, per un totale di 2miliardi e mezzo - per non aver potuto raggiungere i livelli di raccolta differenziata fissati con legge regionale: multa studiata praticamente a tavolino, se e' vero - come e' vero - che, nella stessa relazione di accompagnamento alla legge, la Regione escludeva in partenza che la nostra citta' avrebbe potuto adeguarsi a quei parametri astratti...
Il risultato? Il costo complessivo del servizio passa da 11 a 16 miliardi circa.
Un totale di fronte al quale il Comune aumenta le tariffe del solo 10%. Anche al prezzo di applicare solo in parte la prescrizione del decreto-Ronchi (che imporrebbe la copertura del 100% degli oneri attraverso le tariffe) e limitarsi cioe' a caricare sui contribuenti solo il ……….. del totale.
Un'operazione che consente di mantenere la Tarsu a Grosseto, in generale, tra le piu' basse della regione ed, in particolare, tra le piu' favorevoli alle attivita' produttive, che beneficiano nella nostra citta' di agevolazioni di gran lunga superiori a quelle accordate alle imprese in altri capoluoghi toscani.
*UTILI delle AZIENDE
La previsione di bilancio comprende sia la 'Farmacie comunali riunite SpA' che la societa' consortile di trasporti RAMA. Ma, delle due 'partecipate' dal Comune, a produrre utili di gestione - in misura superiore al miliardo - sara' la sola azienda farmaceutica: una conferma della bonta' della gestione condotta dal CdA designato dall'attuale Amministrazione ed un'utile immissione di risorse in un bilancio che rinuncia - come detto - a recuperare fondi ricorrendo alla leva fiscale.
*LA PARTE CORRENTE: I SERVIZI
Con l'ICI ferma all'aliquota-'99 e pur senza i 3miliardi che sarebbero entrati nelle casse dell'Ente con l'addizionale Irpef-2000, restano invariati i livelli dei servizi-principe garantiti ai cittadini. Dalla scuola alla cultura, dallo sport ai servizi sociali, dall'ambiente al sostegno alle attivita' produttive, vengono preservati gli standard qualitativi dell'offerta comunale all'utenza, anche grazie all'attivazione di circoli virtuosi che possano consentire di accedere a cofinanziamenti esterni.
*LA PARTE INVESTIMENTI: LE OPERE PUBBLICHE
Una vasta gamma di progetti, il cui totale disegna un'idea generale della citta' ed una configurazione organica delle opere pubbliche - per complessivi 130miliardi - cui e' necessario metter mano per adeguare l'immagine, la dotazione infrastrutturale, la qualita' e i livelli di manutenzione ordinaria dell'intero territorio comunale.
Un progetto organico per realizzare il quale si ricorre - come fonte di finanziamento - solo in minima parte (13miliardi) all'assunzione di nuovi mutui.
Per il resto, si utilizzeranno, piuttosto, gli introiti derivanti da alienazioni del patrimonio immobiliare, secondo il piano di dismissioni sottoposto martedì al voto del consiglio comunale. Si ricorrerà alla finanza di progetto (è il caso di opere quali l’acquedotto e le fognature di Rispescia e di Marina, nonché l’impianto per il riuso dei reflui del depuratore del capoluogo). E si utilizzeranno gli introiti derivanti dalle esternalizzazioni in pista di decollo (la cessione ad un partner privato del pacchetto azionario di minoranza di una SpA diventata davvero appetibile sul mercato come la 'Farmacie comunali riunite' o i risultati dell'operazione analoga che interessera' il gas-metano).