6 film per riflettere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2000 18:26
6 film per riflettere

L'Istituto Stensen, Viale Don Minzoni 25/a, in aprile/maggio organizza una rassegna di cinema con 6 pellicole di contenuto sociale.
5 aprile ore 20,45 film: Piovono Pietre (Ken Loach - 1993). introduttori del dibattito: Riccardo Nencini – Segretario Provinciale C.G.I.L. - Alessio Ammannati – Segreteria Camera del Lavoro. Uno dei principali diritti fondanti e costitutivi della Repubblica italiana è il "diritto al lavoro" per ogni cittadino. Oggi questo diritto è posto fortemente in pericolo dal fenomeno drammatico della disoccupazione che risulta essere un problema di non facile soluzione.

Al di là di facili demagogie di parte, sarebbe interessante analizzare le cause che hanno determinato l’attuale situazione che non è limitata solamente all’Italia, ma investe l’Europa e l’intero pianeta. Come affrontare questo problema? Quali le soluzioni possibili?
12 aprile ore 20,45 Bidoni (Felice Farina- 1995). introduttori del dibattito: - Massimo Migani – Presidente Legambiente - Renato Cecchi – Resp.le reg.le Ass.ne Ambiente e Lavoro. I rischi ecologici che incombono sul pianeta pongono in pericolo la nostra esistenza quotidiana e, ben più gravemente, risulta minacciata quella delle future generazioni.

Quanto le società tecnologicamente avanzate sono responsabili dell’attuale processo di degrado ambientale? Quali altre cause concorrono a determinare l’attuale situazione? E’ vero o no che gli appetiti economici delle grandi multinazionali impediscono l’intervento politico teso alla soluzione dei problemi ecologici? Cosa si può fare in concreto e quali strumenti adottare?
19 aprile ore 20,45 Trainspotting (Danny Boyle – 1996). introduttori dibattito: Roberto Leonetti – Neuropsichiatra Giudice Onorario Trib.

minorenni - Annalisa Bracco – Responsabile Punto Giovani. Mai come oggi il mondo dei giovani si trova in così grande contrapposizione e lontano da quello degli adulti. Ciò determina in alcuni giovani, incomprensione, fuga dalla realtà, aggressività, ribellione e, talora, fenomeni di vera e propria criminalità. Le conseguenze assurgono sempre più spesso all’onore della cronaca: droga e tossicodipendenza, disadattamento sociale, disgregazione dei valori familiari, disoccupazione. Tutto ciò è l’aspetto di una società di cui il giovane è la vittima inconsapevole? E’ senza alcun dubbio di alto interesse sociale il parlarne, cercando di analizzare gli aspetti e le cause al fine di riproporre un dialogo generazionale.

Le grandi istituzioni civili come famiglia, scuola, Stato, cosa possono fare per ridare ai giovani d’oggi la concreta possibilità per costituire una migliore società del domani?
26 aprile ore 20,45 Family life (Ken Loach – 1971). introduttori del dibattito: - Mario Santini – Medico e psicoterapeuta; Piero Parotti - Infermiere professionale. Cosa rappresenta in termini esistenziali la cosiddetta "malattia mentale?" Il "disagio esistenziale" secondo molti ricercatori ed operatori del settore, investe la sfera psichica individuale a tal punto da determinare la "malattia mentale".

In recenti periodi storici (in alcuni Stati ancor oggi) la "malattia mentale" è stata usata anche per il controllo "politico-sociale" dell’individuo cosiddetto "deviante" da parte delle classi al potere. Fortunatamente in Italia si è preso coscienza di tale problema con la Legge 180, definita la miglior legge manicomiale di tutto l’occidente, dotandosi in questo modo di uno strumento completo per alleviare il "disagio mentale restituire dignità di "persona" al malato.
3 maggio ore 20,45 Truman Show (Peter Weir – 1998).

introduttori del dibattito: - Riccardo Luccio – Prof. Ordinario di psicologia Università di Firenze; - Giovanni Biswas – studente. Con l’avvento della tecnologia informatica e televisiva il nostro modo di esistere sta subendo un cambiamento epocale. Questo "progresso" per l’uomo può rappresentare la sostituzione di una esistenza "virtuale" al posto di una vita "reale" percepita come più faticosa e meno gratificante. Al contrario ed in modo subdolo il "mondo virtuale" trasmette all’individuo un’immagine di esistenza facile e rosea, facendolo sentire protagonista del suo essere nel mondo.

L’individuo in effetti risulta essere sempre più direzionato e controllato in ogni sua scelta di vita consegnandosi al potere invisibile di coloro che gestiscono la tecnologia. Cosa può fare l’uomo per difendersi da questo mondo apparentemente seducente?
8 maggio ore 20,45 "Wag the dog" (Sesso e potere) - Barry Levinson 1997. introduttori del dibattito: - Vito Zagarrio – regista cinematografico, docente universitario - Silvana Greppi – dipendente Università di Firenze. Ci troviamo a vivere in una vera e propria rivoluzione dei mezzi di informazione e di cui quello televisivo rappresenta il più evidente.

Molti affermano che i mass-media rappresentano non solo pericolo di manipolazione sociale e politica, ma anche concreti strumenti per gestire il potere. Per il cittadino comune il "diritto ad un’ informazione" corretta, oggi risulta essere più un’utopia che un diritto reale. Infatti, quando l’informazione viene distorta o addirittura creata falsamente, l’uomo di strada non ha alcuna possibilità di difendersi. Come può difendersi la società democratica di fronte a quello che è un vero e proprio reato? Di quali strumenti (giuridici, politici etc.

) dotarsi per avere e recuperare il diritto ad una corretta informazione?

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