A Firenze crollano i prezzi, ma non per il caffé

Prezzi ancora in discesa a dicembre, Firenze in deflazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2015 15:39
A Firenze crollano i prezzi, ma non per il caffé

Continua il calo dell’indice dei prezzi al consumo a Firenze. Per il sesto mese consecutivo si registra un segno meno dell’inflazione: la variazione mensile si attesta infatti sul -0,5 mentre a novembre era del -1%, mentre la variazione annuale è dello -0,7% (il mese scorso era del -0,2%). In calo, rispetto al mese precedente, gli alberghi, i carburanti e gli alimentari. 

È quanto emerge dall’anticipazione presentata oggi dall’Ufficio Comunale di Statistica relativa al mese di dicembre secondo gli indici per l'intera collettività nazionale e che dovrà essere poi confermata dall'Istat.A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni nelle divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,7%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-1,4%).Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i servizi di alloggio con un -7,2% rispetto a novembre 2014 ma un +1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.Per la divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche, la forte variazione negativa su base mensile è dovuta alle diminuzioni delle carni (-1,2% rispetto a novembre e -2,7% rispetto a dicembre 2014) e della frutta (-9,4% rispetto al mese precedente e -7,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

In controtendenza il caffè (+3,0% rispetto a novembre).La variazione positiva della divisione Trasporti (+0,3% rispetto a novembre 2014) è dovuta all’aumento del trasporto aereo passeggeri (+28,4% su base mensile e +12,0% rispetto all’anno precedente) in parte compensato dalla diminuzione dei carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati ( 3,7% rispetto a novembre 2014 e 8,9% rispetto a dicembre 2013).Per quanto riguarda il carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono diminuiti (-0,9%) sia rispetto a novembre 2014 sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-1,4%).

I prodotti a media frequenza di acquisto registrano una variazione nulla rispetto al mese scorso così come quelli a bassa frequenza.I beni, che pesano nel paniere per circa il 53%, hanno fatto registrare a dicembre 2014 una variazione di 1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 47%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,8%.Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a -1,9%.

I beni energetici sono in diminuzione di -5,9% rispetto a dicembre 2013. I tabacchi fanno registrare una variazione -0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione di +0,1%. La rilevazione si è svolta dal 1 al 21 del mese di dicembre su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.

Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.Ecco le medie delle quotazioni rilevate per alcuni prodotti e le variazioni degli indici riferite a ottobre 2014. 

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