Dibattito sul sistema delle aree protette in Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 1999 13:25
Dibattito sul sistema delle aree protette in Italia

Lunedì 25 ottobre, ore 17.30-19.30, presso la Saletta del Circolo Rosselli, in Piazza della Libertà 16, intervengono: dr. Aldo Cosentino (Direttore Generale, Servizio della Conservazione della Natura, Ministero dell'Ambiente); presiede On. Valdo Spini (ex Ministro dell'Ambiente).
Le aree protette (parchi, riserve, ecc.) rappresentano un immenso patrimonio, in cui "l'intreccio tra natura, beni culturali, attività tradizionali costituisce il presupposto per promuovere uno sviluppo sano e duraturo fondato sulla valorizzazione delle risorse naturali".


L'evoluzione delle aree protette in Italia non ha seguito il cammino degli altri paesi occidentali, ove prima sono state definite, attraverso legislazioni nazionali, le norme istitutive e di governo delle aree protette, e quindi si è proceduto alla formazione e gestione, definendo anche prioritariamente le emergenze naturali e paesaggistiche di valore nazionale.
In Italia, dopo alcuni anni di dibattiti all'inizio del secolo, assai permeati della nostra cultura umanistica e scarsamente scientifica, si è giunti alla istituzione dei primi parchi nazionali: Gran Paradiso (1922), Abruzzo (1923), Circeo (1934), Stelvio (1935).

Con l'istituzione delle regioni a statuto ordinario si avvia una vera politica delle aree protette (... l'esplosione è avvenuta proprio nel momento in cui c'è stata una competenza diretta delle Regioni, O. L. Scalfaro, settembre 1997).
Viene approvata la legge 394/91 (legge sui parchi nazionali), che indica nell'insieme di tre indirizzi [definizione di un nuovo ente parco dotato di autonomia giuridica, con specifici compiti; istituzione di nuove sedi per lo sviluppo della leale collaborazione tra i diversi ministeri e tra questi e le regioni e gli enti territoriali; definizione di una serie di strumenti di programmazione che dessero logica ed unitarietà al sistema (carta della natura, linee fondamentali di assetto, programma triennale,...)] l'obiettivo della creazione e dello sviluppo del Sistema nazionale delle aree protette, quale strumento per garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese, evitando i rischi di tendenze allo isolamento ed al localismo dei parchi.


Nel 1993-94 il Ministro dell'Ambiente del Governo Ciampi, proprio il nostro socio Valdo Spini, procede all'istituzione di ben 11 parchi nazionali. Tra essi, in Toscana, quello delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e Campigna (vedi Quaderni del Circolo Rosselli La tutela dell'ambiente in Italia, anno 1996, n.5, Giunti Editore; Valdo Spini, L'ambiente come opportunità, Litografia IP, Firenze, 1994). Dell'altro Parco Toscano, quello dell'Arcipelago, è Presidente un altro nostro socio, Giuseppe Tanelli.

Le azioni per lo sviluppo futuro delle aree protette necessita di una "politica di sistema, in grado di definire progetti integrati di sviluppo", e di "un quadro organico di interventi nel settore della conservazione della natura e della biodiversità, della strutturazione degli enti parco e degli enti gestori, dell'innovazione gestionale, delle politiche attive di valorizzazione delle produzioni agricole tipiche, dell'artigianato, della fruizione turistica, dei servizi territoriali per i residenti, delle azioni di difesa del suolo e di forestazione".
Lo scopo dell'incontro è quello di compiere una riflessione su un punto politico fondamentale: quali sono gli strumenti, i mezzi, le iniziative, i raccordi con il mondo economico, l'individuazione dei ruoli istituzionali per arrivare ad un vero e proprio Sistema delle aree protette.

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