La nuova giunta e in nuovo consiglio provinciale nonostante i dubbi sul conteggio dei voti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 1999 20:40
La nuova giunta e in nuovo consiglio provinciale nonostante i dubbi sul conteggio dei voti

Il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, ha presentato questo pomeriggio al nuovo Consiglio provinciale, riunito per la prima volta in Palazzo Medici Riccardi, la Giunta provinciale.
Molte le conferme fra gli assessori, il cui numero è passato dagli otto della passata legislatura agli attuali 10. Sono cinque le figure che rimangono: Riccardo Conti, che conserva la vicepresidenza, Piero Certosi, Elisabetta Del Lungo, Mario Lastrucci, Augusto Marinelli. Non sono poi volti nuovi per la Provincia Luciana Cappelli, Mirna Migliorini e Alberto Di Cintio, già consiglieri e presidenti di Commissioni consiliari nel precedente quinquennio.

Rappresentano invece una novità Valerio Nardini e Massimo Masi. Con Di Cintio, esponente dei Verdi, e Nardini, che viene dal PdCI, entrano nella Giunta due nuove forze politiche. L'area empolese risulta rappresentata da Luciana Cappelli e Massimo Masi.
Questa la ripartizione delle deleghe. Visto l'allargamento della Giunta, Gesualdi ha tenute per sé solo quelle degli affari Generali e delle politiche internazionali e comunitarie: coordinerà il lavoro di tutta la Giunta, come del resto il vicepresidente Conti, che seguirà specificamente programmazione e sviluppo economico.

Luciana Cappelli si occuperà di urbanistica; Piero Certosi di viabilità, trasporti e pubblica istruzione; Elisabetta Del Lungo di cultura, sport, turismo e parco di Pratolino; Alberto Di Cintio di edilizia, patrimonio, didattica ambientale e CEDIP; Mario Lastrucci di ambiente e protezione civile; Massimo Masi di bilancio; Augusto Marinelli di agricoltura, caccia e pesca; Mirna Migliorini di lavoro, formazione professionale e politiche sociali; Valerio Nardini di personale e controllo di gestione.
Gesualdi ha sottolineato la continuità con la precedente Giunta, rispetto alla quale mancano solo Alfiero Ciampolini, che dopo tre legislature in Provincia assumerà l'incarico di direttore del circondario regionale Empolese-Valdelsa, Brizio Grazzini, che pure assumerà un incarico nella zona empolese, e Vittorio Lampronti, chiamato a nuovi importanti impegni professionali.

"E' stata una buona squadra, che ha realizzato in modo praticamente integrale i programmi che si era prefissa, e una buona squadra non si cambia".
Ora, come si legge nella relazione del presidente, si tratta di realizzare un programma certamente impegnativo e di tenere alto un impegno che la precedente Giunta aveva già alzato molto. "Abbiamo il compito" dice Gesualdi "di traghettare la Provincia dal vecchio al nuovo secolo dandole forza, nuovo ruolo". L'ente dovrà vedere riaffermare il suo ruolo di programmazione, di progettazione, di coordinamento e di gestione, da condurre in stretto rapporto con i Comuni.

Ecco alcune delle problematiche indicate da Gesualdi in relazione a questo nuovo impegno, che ruota intorno ai pilastri di sviluppo, innovazione, attenzione al territorio, solidarietà: quelle delle relazioni internazionali e della pace (con un riferimento concreto al progetto con il Meyer per la realizzazione di un reparto pediatrico all'ospedale di Scutari ed a quello di un incontro a Firenze con i sindaci della Serbia e del Kosovo); quelle della globalizzazione e delle sue conseguenze sull'economia locale (con indicazioni espresse alle vertenze di Nuovo Pignone, Gucci e Gruppo Fratini); quelle della formazione professionale, associata alla scuola con l'obiettivo di garantire a tutto il territorio un sistema formativo fortemente rinnovato; quelle del lavoro, caratterizzate dal forte coinvolgimento della Provincia a seguito dell'attribuzione delle competenze in materia di collocamento e servizi all'impiego (per le quali è già predisposto un progetto organizzativo); quelle dell'ambiente, con la conclusione dell'elaborazione del nuovo piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e l'entrata in attività dell'Agenzia provinciale per le fonti energetiche; quelle della gestione integrata del territorio, con l'agricoltura inquadrata nel complessivo contesto territoriale provinciale al fine di salvaguardare i valori economici, sociali e culturali dell'attività agricola e del mondo rurale; quelle dei trasporti, nelle quali la Provincia punta ad un uso metropolitano delle infrastrutture ferroviarie; quelle relative alla necessità di adeguare il funzionamento della macchina provinciale alle nuove esigenze.

"Il motore dello sviluppo sta" ha detto Gesualdi "nell'intreccio fra scuola, lavoro, infrastrutture, investimenti pubblici e privati, rilancio del turismo, dell'artigianato e del commercio e rivalutazione del patrimonio culturale, il tutto nella riconferma della scelta di candidare Firenze e la sua provincia a capitale europea dell'alta tecnologia, su un percorso concretamente avviato con l'impegno assunto da FS e Governo per realizzare a Firenze il più moderno ed attrezzato polo tecnologico europeo".

Punto di riferimento è il Piano Territoriale di Coordinamento, strumento di indirizzo della pianificazione urbanistica, della mobilità, della salvaguardia dei sistemi ambientali e culturali, della riqualificazione delle zone periferiche e della valorizzazione di nuove centralità urbane, con l'ambizione di essere elemento di coordinamento per il rilancio di credibili politiche pubbliche in campo territoriale, ambientale ed economico. "Guardano al nostro operato" ha infine affermato Gesualdi "gli anziani, i bambini vittime di violenza, i giovani portatori di disagio sociale, gli handicappati, i senza casa e tutti coloro che soffrono e sono emarginati.

Devono trovare nella nostra istituzione porte, menti e cuori aperti capaci di ascoltare e raccogliere il loro grido di attenzione. Così contribuiremo affinché la politica si confermi forza dei deboli e voce dei senza voce".
Eugenio Scalise è stato confermato presidente del Consiglio provinciale di Firenze. Scalise, che ha ricoperto la stessa carica nella precedente legislatura ed è anche coordinatore dei presidenti dei consigli provinciali italiani, è stato eletto questo pomeriggio, all'apertura della prima seduta del nuovo Consiglio uscito dalle elezioni del 13 giugno, con 22 voti favorevoli, contro i 10 riportati nella decisiva votazione di ballottaggio dal candidato del Polo Fabio Filippini.

Vicepresidenti del Consiglio sono stati eletti Davide Filippelli e Tiziano Lepri.
In precedenza è stata respinta una questione pregiudiziale, proposta a nome delle forze del Polo dal consigliere Alessandro Corsinovi, tesa a non far tenere l'odierna seduta del Consiglio in considerazione dei dubbi sulla regolarità dei conteggi eseguiti dalla Corte d'Appello sulla base dei quali ha avuto luogo la proclamazione degli eletti in Provincia.

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