La legge regionale denominata "norme per la tutela dell'artigianato artistico e tradizionale toscano" è stata presentata sabato a Carrara nell'ambito della fiera internazionale Marmi, Macchine e Servizi.
E' una legge che ha come obiettivo primario quello di dare alle attività dell'artigianato artistico e tradizionale toscano un inquadramento moderno che salvaguardi comunque l'enorme patrimonio di cultura e di esperienza, costituito dal tessuto delle aziende artigiane. Questo concetto è, per il settore del marmo, ancora più chiaro ed evidente – ha affermato Marco Carmignani responsabile dell'unità operativa per l'artigianato della Regione Toscana – illustrando la filosofia complessiva della legge e gli aspetti tecnici che la contraddistinguono.
E' una legge che parte dalla volontà della regione Toscana di tutelare il patrimonio costituito dalle attività artigiane, con metodi e strumenti nuovi che chiamano ad un'azione cosciente e concertata tutte le strutture e le realtà interessate.
Tutto questo comporterà una precisa codificazione di comportamenti per gli artigiani che potranno anche accedere a finanziamenti per ampliare la loro attività. I consorzi, costituiti esclusivamente dalle imprese dell'artigianato artistico e tradizionale, dovranno essere riconosciuti dalle Camere di Commercio e dovranno essere rappresentativi di una percentuale significativa delle imprese artigiane che operano nell'ambito delle singole produzioni oggetto della tutela secondo parametri definiti dalla Giunta Regionale.
Saranno i consorzi ad elaborare disciplinari di produzione, ad elaborare i marchi d'origine e di qualità, compresi i regolamenti d'uso, a concedere i marchi alle imprese artigiane ed a controllarne l'uso. Compito dei consorzi sarà, fra gli altri, quello di elaborare progetti finalizzati alla qualificazione ed innovazione delle lavorazioni, di svolgere attività di formazione professionale e promuovere i marchi collettivi d'origine e di qualità.
" Si tratta di una legge che finalmente fornisce un quadro operativo certo agli artigiani – ha affermato il consigliere regionale Angelo Fruzzetti – che regola una materia delicatissima e complessa, che per la Toscana, terra delle specializzazioni e dell'artigianato di qualità, ha un valore particolare.
Ma la legge in se non basta. Occorre un impegno costante di tutte le componenti, anche istituzionali, che operano sul territorio (in primis i comuni) affinchè gli artigiani siano messi nelle condizioni di svolgere in pieno il loro lavoro".
Luciano Franchi della CNA e Attilio Papini, della Confartigianato della provincia di Massa Carrara, hanno espresso giudizi positivi sulla legge, in attesa di valutarne gli effetti concreti sull'attività della categoria.