Il Consiglio regionale assume un'iniziativa per modificare la Costituzione in senso federale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 1999 23:40
Il Consiglio regionale assume un'iniziativa per modificare la Costituzione in senso federale

L' assemblea ha approvato con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e quelli contrari delle opposizioni una proposta di legge al Parlamento per la revisione del titolo quinto della Costituzione, accompagnandola con una mozione in cui si raccomanda di procedere ad una sollecita approvazione della revisione costituzionale tenendo conto della proposta toscana, che i presidenti di giunta e consiglio regionale dovranno illustrare e sostenere nelle sedi istituzionali competenti. La proposta di legge al Parlamento va ad incidere sugli articoli 114, 116, 117, 119, 122 e 123 della Costituzione, modificandoli in tutto od in parte.

Le modifiche piu' significative riguardano la ripartizione della potesta' legislativa tra Stato e Regioni. Allo Stato sono attribuite le materie relative alla politica estera, la difesa, la moneta, l' ordine pubblico, la giustizia, i diritti sociali, la legislazione elettorale. Inoltre lo Stato dovra' dettare la disciplina generale relativamente alle materie del lavoro, dell' istruzione e dell' universita', della ricerca scientifica, dei beni culturali, dell' ambiente e del territorio, della tutela della salute, della protezione civile, delle grandi reti di trasporto, delle poste e telecomunicazioni, dell'energia.Sono attribuite alla competenza legislativa delle Regioni tutte le altre materie, le cui funzioni amministrative saranno esercitate da Comuni e Province.

A Regioni, Province e Comuni viene attribuita autonomia finanziaria, con la ripartizione del gettito tributario. Modifiche importanti sono proposte anche per i meccanismi elettorali, affidando all' autonomia statutaria delle Regioni il compito di definire i principi fondamentali di organizzazione e di funzionamento. Se lo Statuto non prevede diversamente, il presidente della giunta regionale viene eletto a suffragio universale e diretto ed ha il potere di nominare e revocare i compiti della giunta.

Si propone che lo Statuto della Regione venga approvato dall' assemblea regionale integrata dai presidenti delle Province, dai sindaci dei Comuni capoluogo e da altri sindaci in modo che il numero dei rappresentanti delle autonomie territoriali sia pari a quello del consiglio regionale stesso. Lo Statuto inoltre dovra' essere sottoposto a referendum popolare prima della sua promulgazione. La proposta e' stata illustrata dalla presidente della prima commissione alle attivita' istituzionali, Patrizia Dini (Pds).

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