I nomi di George Balanchine, fondatore del New York City Ballet, e George Gershwin, l'autore di "Rapsody in blue" e "The man I love" campeggiano sul cartellone del Teatro Goldoni, gioiello granducale situato nelle vicinanze di Palazzo Pitti e riaperto, dopo lunghi anni di ristrutturazioni, lo scorso marzo con l'"Orfeo" messo in scena da Ronconi. Per il suo primo approdo al Goldoni MaggioDanza, la Compagnia di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, sceglie insieme al suo nuovo direttore Davide Bombana di mettere in scena da mercoledì 11 a domenica 22 novembre un programma monografico tutto dedicato alle linee fulgide, al virtuosismo essenziale e alle abbaglianti invenzioni simmetriche di Balanchine, proponendo quel capolavoro indiscusso, frutto della sua collaborazione con Stravinsky, che è "Agon", seguito da "Tarantella" e "Cajkovskij pas de deux", e la Suite da "Who cares?" che assembla il musical e la danza accademica, Broadway e il neoclassicismo, l'entertainment alla Gene Kelly e la danza jazz sulle note delle più belle canzoni di Gershwin, omaggio al suo centenario e alla cultura moderna americana.
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