Giovani alle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 1998 13:04
Giovani alle Cascine

Il primo è un fiorentino. La sera va alle Cascine per scappare dai propri genitori, dai professori universitari,dall'ipocrisia dei benpensanti. E' confinato al pratone dell'anfiteatro, unico luogo della città dove si possasognare la libertà di massa di fumare la Cannabis. Il secondo è un nordafricano. E' arrivato alle Cascine infuga dalle metropoli infuocate del Magreb. Scappa dalla miseria familiare e dal futuro oscuro del suo paese.Al pratone se ne sta in disparte, nei vialetti bui del bosco: fa il venditore di hashish, contendendo ai ragazzicome lui il controllo del mercato con lunghi coltelli, che i coetanei italiani usano soltanto per affettare il pane.Il terzo è un giovane del Sud.

Si è arruolato nella Guardia di Finanza per un posto sicuro nella società. AlleCascine è in servizio antidroga: gironzola lentamente sulla volante, costringendo i magrebini a cambiarevialetto. I giovani fiorentini lo fischiano perché disturba il loro piccolo spazio di privilegiati, inviato dasuperiori presi soltanto dalla propria autodifesa nei processi di Tangentopoli.

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