"Dal Parlamento nulla per guarire dal cancro della corruzione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 1997 23:38

"Il Presidente della Camera, Luciano Violante, ha detto le stesse cose di Davigo e cioe che il Parlamento nonha ancora fatto nulla contro la corruzione. Sono due opinioni che coincidono. Condivido anch'io queste presedi posizione perche e vero che il Parlamento non ha fatto nulla per guarire il Paese da questo cancro -affermaAntonino Caponnetto, ex capo del pool antimafia di Palermo- In Bicamerale, ad esempio, di questo problemanon si e parlato per niente e forse nemmeno rientrava nei loro compiti, pero e chiaro che e uno dei problemifondamentali della nostra convivenza civile.

Bisogna rimettere mano all'articolo 513. Mi ha stupito la decisa erecisa risposta negativa che ha dato su questo punto il ministro Flick ieri, perche mi sembra che gli eventistiano dimostrando che si stanno avverando proprio quei timori che Caselli aveva esternato. Credo sianecessario tornarci sopra: questo, se si vuole fare una lotta seria alla mafia, se poi invece si vuole fare solo aparole, allora e un altro discorso. Eravamo insieme quando portammo a spalla la bara di Paolo e Canale eravicinissimo alla famiglia Borsellino, ad Agnese, ai figli Manfredi, Lucia e Fiammetta.

Spero che possa uscirnebene, non posso dire altro''. Caponnetto e al Lido di Venezia per assistere alla proiezione del documentario"Storia di una siciliana ribelle, del regista Marco Amenta, dedicato alla vicenda di Rita Atria.

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