"Ho deciso di rinunciare al beneficio del vitalizio, richiedendo indietro le somme versate come contributi. Non ho mai coltivato troppo la retorica anti-politica, perché spesso ha raggiunto toni eccessivi e fuorvianti, ma il vitalizio è senza alcun dubbio un privilegio, con un beneficio nettamente superiore a quanto si versa, e certamente in una fase storica di grandi sacrifici per i cittadini questo mi pare un piccolo sforzo da parte nostra che considero doveroso" - comunica il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
"Dopo una legislatura che ci ha visto protagonisti, come Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, di cui sono componente, di diversi provvedimenti di sobrietà, dal taglio quasi totale delle spese di rappresentanza, alla riduzione degli emolumenti, comunque sempre stati i più bassi d'Italia, al contenimento delle spese per le assunzioni nelle segreterie politiche, in particolare per i ruoli dirigenziali, l'ultimo aspetto che obiettivamente mancava di affrontare era quello dei nostri vitalizi. Eravamo intervenuti su quelli dei nostri successori, eliminandoli, ma l'ufficio legislativo ci aveva detto che era illegittimo revocare quelli già maturati, e anche quelli di chi aveva già iniziato i versamenti, ovvero i nostri".
"Non potendoli quindi eliminare per il rischio di ricorsi dovuti ai suddetti profili di illegittimità rilevati dai nostri tecnici giuridici, abbiamo però reso possibile, con l'ultima Legge Finanziaria, rinunciarvi volontariamente, riavendo indietro i contributi versati senza alcun interesse, né come aggiornamento del costo della vita, né come interesse legale" - conclude Romanelli.