Visita Medico Sportiva: quando serve e come si svolge

La differenza tra attività ludico motoria, attività non agonistica e agonistica. Quando è obbligatorio presentare il certificato medico di idoneità sportiva.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2019 06:05
Visita Medico Sportiva: quando serve e come si svolge

Attraverso la visita medica sportiva è possibile certificare l'idoneità di un atleta a svolgere una determinata attività fisica, legata ad uno sport inquadrabile come agonistico o non-agonistico. A seconda della tipologia di attività è possibile però individuare una serie di caratteristiche che comportano modifiche sul genere di visita necessaria, fino a renderla talvolta non obbligatoria per la pratica da svolgere. Proveremo dunque in questo articolo a cogliere nel dettaglio la differenza tra le varie categorie di attività, per poi entrare nel merito della visita medica descrivendone struttura e costi.

VISITA MEDICA SPORTIVA- QUANDO È OBBLIGATORIA

Il ricorso a visite mediche sportive per svolgere attività fisiche o motorie è normato da una serie di decreti emanati dal Ministero della Salute che si sono succeduti sin dal 2013. Si è cercato infatti di dare delle linee guida partendo dalla necessità di certificati medici anche per l'attività non agonistica, entrando man mano sempre più nel dettaglio grazie alla nota esplicativa datata 2015: in questa nota il Ministero ha provato a fare chiarezza sulle eventualità in cui la visita medica sia necessaria, sulle figure demandate al rilascio della certificazione e soprattutto riguardo un eventuale pagamento.

In base alla nota, il mondo dell'attività sportiva è stato sostanzialmente tripartito, ramificandosi così in attività ludico- motoria, attività non-agonistica ed attività agonistica. Questa suddivisione non riguarda prettamente il genere di attività svolta, ma piuttosto l'ente presso cui la si pratica, il quale va a definire come conseguenza il livello entro cui si gareggia.

Per attività ludico-motoria si intende una pratica svolta presso enti non affiliati a nessun tipo di Federazione nazionale, certificando dunque un livello pressoché amatoriale e dilettantistico. Proprio per questo motivo, la visita medica sportiva non è propedeutica allo svolgimento dell'attività, anche se in determinati casi può essere ugualmente richiesto a tutela di eventuali infortuni o per assicurarsi dell'assenza di disturbi a carico degli atleti iscritti. Resta però la non obbligatorietà del certificato, permettendo così a tutti di potersi cimentare nello sport in questione anche senza sottoporsi ad alcun tipo di visita medica.

La situazione cambia per quanto riguarda l'attività non-agonistica, che fa riferimento alle società che invece sono affiliate a Federazioni Nazionali o più in generale coordinate dal CONI. Rientrano nel novero anche molti enti di promozione sportiva riconosciuti dallo stesso CONI (Uisp, CSI, Etc) oppure le manifestazioni sportive che sono riconducibili ad organi scolastici. In questi casi la visita medica risulta essere sempre obbligatoria, pur riguardando talvolta attività molto simili a quelle descritte nel settore ludico-motorio.

Non ci sono dubbi invece riguardo l'attività agonistica: chi ha intenzione di praticare sport riconosciuti da federazioni o enti ricollegabili al CONI, svolgendo l'attività in maniera ricorrente e continuativa, partecipando inoltre a gare di tipo agonistico, ha sempre e comunque l'obbligo di sottoporsi ad una visita medica e presentare un certificato che assicuri l'idoneità allo svolgimento della suddetta pratica sportiva.

SVOLGIMENTO DELLA VISITA E COSTI

Lo svolgimento della visita medica sportiva può variare a seconda della tipologia di attività per cui è propedeutica, con un numero di esami che può chiaramente aumentare per gli atleti che dovranno intraprendere uno sport di tipo agonistico. L'idoneità per l'attività ludico-motoria, pur non essendo obbligatoria, può essere certificata semplicemente dal medico di famiglia, con un costo che può essere variabile a seconda della Regione in cui si risiede.

Per quanto riguarda invece l'attività non agonistica, il certificato deve essere rilasciato da uno specialista in medicina dello sport ed è a pagamento ad esclusione di alcuni casi ben definiti: ne sono un esempio evidente le attività legate a manifestazioni scolastiche, la cui idoneità può essere esentata dal pagamento in seguito ad un'apposita decisione da parte dell'autorità scolastica. In questi casi la certificazione rimane valida per un anno e consiste in una parte generale ed una specifica: l'anamnesi generale e l'esame obiettivo accerteranno l'assenza delle patologie più evidenti, mentre andando nel dettaglio si provvederà ad una misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo. 

Chiaramente per quanto riguarda l'attività agonistica gli esami saranno ancor più dettagliati ed approfonditi, con lo specialista che avrà la responsabilità di accertare l'idoneità dell'atleta per gare di tipo ben più intenso e regolare. Saranno infatti necessaria una spirometria per valutare l'apparato respiratorio del paziente, esami del sangue e delle urine, un test della vista ed infine un elettrocardiogramma sotto sforzo, confermando così la disponibilità dell'atleta a sottoporsi ad attività fisiche di una certa entità. Anche in questo caso la visita medica sarà a pagamento, ma spesso e volentieri sarà la società o la federazione a cui l'atleta è associato ad intraprendere alcune convenzioni con il medico o lo studio di riferimento per poter garantire a tutti i tesserati un servizio uniforme e soprattutto di qualità.

Per quanto riguarda gli esami di sangue ed urine, è necessario mantenere uno stato di digiuno per le 8 ore precedenti alla visita, avendo inoltre l'accortezza di evitare alcool o medicinali che potrebbero interferire con la regolarità dell'analisi. E' inoltre richiesto a tutti gli atleti di presentarsi muniti di documento di identità e tessera sanitaria, unici documenti obbligatori di cui il medico ha necessità per la registrazione dei dati ottenuti dalla visita.

VISITA MEDICA: UN'ASSICURAZIONE PER CHI FA SPORT

A prescindere dall'obbligatorietà o meno per l'attività sportiva che si pratica, la visita medica con annesso certificato può essere una vera e propria garanzia non soltanto per l'ente che permette all'atleta di attuare le sue performance, ma soprattutto per la salute e la sicurezza della persona stessa. Spesso, infatti, si assume come scontata l'idoneità a praticare attività apparentemente “innocue”, pensando di poterle sostenere senza alcuna difficoltà bypassando anche il minimo controllo.

Esistono però alcuni disturbi che, pur risultando totalmente asintomatici durante il vivere quotidiano, possono diventare piuttosto fastidiosi se non addirittura pericolosi in seguito ad uno sforzo anche minimo. Chiedere il parere di un esperto del settore può quindi fugare ogni dubbio sul proprio stato fisico e sulla predisposizione a svolgere o meno un determinato sport, permettendo dunque di cimentarsi con tranquillità nella pratica preferita senza alcun tipo di rischio.

Per questi motivi prendere sotto gamba la visita medica può essere un grosso errore, specialmente se la si considera come un inutile fastidio da accettare solo perché obbligatoria: tempo e denaro sono sempre ben spesi quando di mezzo c'è la salute e, se c'è la possibilità di tutelare il proprio benessere garantendo così la possibilità di seguire una passione senza pensieri, ogni ulteriore controllo può e deve essere abbracciato sempre con il sorriso.

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