C'è un grande silenzio da parte della Fiorentina sulla vicenda Palladino. La società viola non conferma né smentisce le dimissioni dell'allenatore, segno che sta tentando di ricucire lo strappo.
Il presidente Commisso ha detto spesso di considerare Palladino come una persona carissima, l'idea di perderlo probabilmente non è accettabile dal suo punto di vista. Almeno, non ora e tanto meno in questa modalità evidentemente non concordata.
Si parla di visioni contrastanti tra il tecnico e il ds viola Pradè, che poche ore fa nella conferenza stampa di fine stagione ha fatto alcuni nomi di giocatori che non saranno confermati. Che sia qui l'origine del dissidio, oppure la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
La verità, tutta la verità molto probabilmente non verrà mai a galla.
Spinose sono anche le questioni del futuro di giocatori basilari per la Fiorentina di Palladino, primi tra tutti Kean e De Gea, ma anche Dodò. L'unico rinnovo arrivato per ora è stato quello di Comuzzo.
A questa situazione di caos si è aggiunto nelle ultime ore il comunicato della Curva Fiesole, durissimo contro Commisso e Pradè. Un comunicato che rende esplosiva la situazione, peraltro alla vigilia di una partita alla quale il presidente viola tiene tantissimo, cioè la finale scudetto Primavera tra Fiorentina e Inter in programma al Viola Park domani venerdì 30 maggio con inizio alle ore 20,30 (diretta Sportitalia).
La Fiorentina non è nuova a queste tempeste ambientali, dove indovinare il futuro diventa un esercizio da veggenti. Nuovi colpi di scena non si escludono, anzi sono molto probabili...
