Vigili urbani di Firenze, in servizio 53 nuovi agenti

Oggi la presentazione, erano stati assunti ad aprile. Età media 28 anni, la più giovane una 19enne aretina. Nardella alla Regione: "Il giglio sul cappello non si tocca"

Redazione Nove da Firenze
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16 maggio 2019 14:03
Vigili urbani di Firenze, in servizio 53 nuovi agenti

Presentati oggi, alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell'assessore alla sicurezza e del comandante di polizia municipale, i 53 nuovi agenti assunti a tempo indeterminato tra il 16 ed il 30 aprile. Si tratta delle seconda tranche che si va a sommare i primi 47 entrati in servizio ad inizio aprile. Salgono quindi a 100 i nuovi agenti nella Polizia Municipale assunti attingendo alla graduatoria del concorso bandito nel 2018 che, oltre alla prova preselettiva, prevedeva una prova fisica, una prova scritta e una orale e infine i test psicoattitudinali.

Ulteriori 10 saranno assunti in estate dalla stessa graduatoria per arrivare a 110 nuovi previsti. Questi agenti (43 uomini e 10 donne) sono entrati in servizio tra il 16 ed il 30 aprile: 45 sono destinati al vigile di quartiere e 8 al Reparto Analisi e strategie per interventi mirati. Età media 28 anni: i più giovani sono una 19enne aretina ed un 22enne fiorentino e i più “anziani” sono una 33enne della provincia di Massa Carrara e un suo coetaneo residente a Firenze.

Per quanto riguarda la provenienza, 23 arrivano da altre regioni (cinque rispettivamente da Campania e Puglia, quattro dal Lazio e altrettanti dalla Sicilia, tre dalla Liguria, uno dall’Abruzzo e uno dall’Emilia Romagna) mentre i restanti 30 sono toscani (17 sono della provincia di Firenze). 11 di loro hanno precedenti esperienze come militari, mentre 13 hanno esperienza come assunti a tempo determinato della Polizia Municipale.

In sede di presentazione, il sindaco è stato chiaro: "Il giglio non si tocca. Resterà sul cappello oggi, domani e sempre". La Regione vorrebbe il Pegaso, il cavallo alato sui cappelli dei vigili urbani di Firenze, come scrive il dorso toscano di 'Repubblica'. Ma Nardella non ne vuole sapere. "E' il simbolo della città, della nostra identità e della nostra amministrazione. Ho grande rispetto per la Regione, ma se per avere il contributo dobbiamo togliere il giglio dal cappello, preferisco rifiutare il contributo", avverte. Anche se, conclude, "sono sicuro che troveremo una strada ragionevole per convincere la Regione a confermare l'identità e le prerogative di tutte le città toscane. Siamo al lavoro per trovare una soluzione: un giglio accanto al Pegaso ci sta benissimo".

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