Via Francigena patrimonio Unesco

Uno strumento di promozione internazionale nell’anno del Giubileo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 Maggio 2025 22:31
Via Francigena patrimonio Unesco

L a Toscana capofila nel percorso per il riconoscimento della Via Francigena Italiana a Patrimonio Unesco. È stato presentato ieri, al Festival delle Regioni e delle Province Autonome in svolgimento a Venezia, il protocollo d’intesa per la valorizzazione della Via Francigena, che prevede la prosecuzione dell'iter di candidatura dello storico percorso di pellegrinaggio, che fin dal Medioevo unisce Cantarbury a Roma, a patrimonio Unesco. Il protocollo è stato sottoscritto insieme alla Toscana, capofila, dal Ministero della Cultura e da Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

“E’ un passaggio importante di un percorso al quale la Toscana sta lavorando già da diversi anni - ha detto il presidente Giani che ha siglato il protocollo insieme al ministro Alessandro Giuli e agli altri rappresentanti delle Regioni- La valorizzazione della Via Francigena e di tutti i cammini storici nella nostra regione è qualcosa che ci coinvolge e ci vede fortemente impegnati. Per questo sosteniamo con forza la candidatura a Patrimonio Unesco della via Francigena, come coronamento di un iter, di cui siamo onorati di essere capofila, per questo patrimonio non solo culturale, ma anche paesaggistico, naturalistico e tradizionale. Un esempio di turismo slow e che deve essere reso vivo e fruito nella sua unicità”.

L’iter di candidatura alla lista del Patrimonio Unesco della Via Francigena italiana, che attraversa Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, segue un percorso definito dalla redazione di documenti tecnico-scientifici. Il Ministero della Cultura ha approvato nel 2022 uno stanziamento di 1,1 milioni di euro per la costruzione del dossier di candidatura Unesco, attribuendolo alla Regione Toscana in quanto capofila, fondi poi concessi con decreto ministeriale un anno fa.

“La Via Francigena è uno dei simboli più straordinari e caratterizzanti della cultura, dei paesaggi e della religiosità anche della Toscana. Il protocollo d’intesa condiviso tra Stato e Regioni per la candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco è quindi un altro importante passaggio verso un riconoscimento dall’altissimo valore che la Via Francigena merita, essendo valore a aggiunto e sintesi di tutti quegli aspetti che connotano il turismo lento, non solo legati alla natura, ma anche alla conoscenza di luoghi e borghi meno noti e distanti dalla frenesia del turismo che spesso caratterizza le grandi città.

Valorizzare l’identità di questo bene antico e, al tempo stesso, modernissimo, è sinonimo di promozione e di ulteriore arricchimento per la nostra regione” scrivono, in una nota, il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'italia e il deputato, capogruppo della commissione Cultura e relatore della legge sui Cammini Alessandro Amorese.

Fino al 31 maggio 2025 la Via Francigena è presente con uno spazio dedicato all’interno dell’Aeroporto di Santiago de Compostela, uno dei principali snodi del turismo slow internazionale. Un info desk operativo 7 giorni su 7, dalle 9 alle 18, accoglie pellegrini e viaggiatori di ritorno dal celebre cammino spagnolo, offrendo materiali informativi, suggeri-menti pratici e ispirazione per programmare una nuova avventura: quella lungo l’antico percorso europeo che unisce Canterbury a Roma, fino ai porti della Puglia

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione – Piano Sviluppo e Coesione (Scheda 33 – Via Francigena – Azioni trasversali), impegnato nella valorizzazione della Via Francigena come motore di sviluppo turistico, culturale e territoriale. La Via Francigena è ormai riconosciuta come “il nostro Cammino di Santiago”, un asse centrale nella rete degli itinerari slow italiani ed europei intorno al quale il Mini-stero italiano del Turismo sta sviluppando una significativa campagna di promozione.

Con oltre 500.000 pellegrini che nel 2024 hanno ricevuto la Compostela, l’aeroporto di Santiago rappresenta un punto strategico per intercettare un pubblico motivato e sensibile a esperienze autentiche. Lo stand francigeno, pensato come uno spazio accogliente e interattivo, offre materiali multilingue, incontri con operatori, testimonianze di camminatori e proiezioni multimediali che raccontano la storia, le emozioni e i paesaggi della Via Francigena, ispirandoli a intraprendere un nuovo percorso lungo l’antico tracciato che collega Canterbury a Roma e prosegue fino ai porti della Puglia verso Brindisi e Santa Maria di Leuca.

La presenza della Via Francigena a Santiago ha una forte valenza simbolica ed è di grande rilievo a livello europeo: un ponte tra i due cammini più iconici del continente, entrambi riconosciuti come Itinerari Culturali dal Consiglio d’Europa. Questa sinergia rafforza il dialogo tra i popoli, la spiritualità condivisa e la visione di un'Europa connessa anche attraverso i suoi cammini storici.

Dopo la partecipazione alle fiere internazionali outdoor di New York (gennaio) e Parigi (marzo) la tappa di Santiago conferma la volontà e l’impegno del governo e del ministero di promuovere il cammino a livello globale, dialogando direttamente con una comunità internazionale alla ricerca di esperienze di viaggio lente, sostenibili e profonda-mente culturali.

Con oltre 3.200 km di percorso attraverso quattro Paesi – Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia – la Via Francigena continua a crescere come simbolo di turismo sostenibile, valorizzazione dei territori e patrimonio condiviso.

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