Venator Scarlino: Regione invita a rivedere la decisione

Solidarietà di FdI per i possibili licenziati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2022 23:32
Venator Scarlino: Regione invita a rivedere la decisione

Sorpresa e amarezza per la decisione dell’azienda Venator di Scarlino di voler ulteriormente ridurre il personale. Ad esprimerle sono gli assessori all’ambiente e all’economia che chiedono, sempre alla Venator, di presentare soluzioni alternative alla gestione dei gessi rossi.

Oltre alla sorpresa gli assessori manifestano la loro vicinanza ai lavoratori e l’appoggio allo sciopero di oggi. Non si può sedere ai tavoli a Firenze, hanno aggiunto, per parlare di prospettive aziendali e poi tornare a Scarlino e avviare procedure di licenziamento. Si tratta di un fatto grave che va in totale controtendenza rispetto ai propositi di rimanere sul territorio e avviare un serio piano di investimenti.

Nella giornata di ieri la Regione, portando avanti il confronto con il coinvolgimento della Presidenza e dei due assessorati, ha convocato un incontro che ha visto partecipare i settori che si occupano di valutazioni di impatto, autorizzazioni ambientali e rifiuti, oltre ad ARPAT, con l’obiettivo di assicurare il massimo supporto possibile all’azienda e ai suoi progettisti. La Regione è il soggetto che si occupa di autorizzazioni ambientali, mentre spetta all’azienda farsi carico dei propri scarti sia sotto il profilo economico sia progettuale.

Gli assessori pertanto invitano a ritirare i licenziamenti e a presentare soluzioni alternative alle gestione dei gessi rossi sia nell’immediato che nel breve-lungo periodo, realizzando contestualmente tutti gli investimenti funzionali alla riduzione della produzione dei gessi stessi.

“Ieri, purtroppo, è successo quello che temevamo da tempo, la Venator di Scarlino ha deciso l'esubero per 41 dipendenti che si aggiungono ai 18 già fuoriusciti. Senza contare che questa riduzione del personale avrà delle conseguenze nell'indotto. C'è il serio rischio che esploda una bomba sociale nel grossetano e nel carrarese, visto che nella provincia settentrionale della Toscana viene prodotta la 'marmettola', l'altro componente chimico necessario per la produzione dei gessi rossi.

Anzitutto, manifestiamo la nostra solidarietà ai lavoratori che questa mattina stanno scioperando e manifestando di fronte alla Venator di Scarlino. Dopodiché non possiamo che condannare, ancora una volta, l'immobilismo e l'incapacità della sinistra toscana nel gestire questa situazione.

Da tempo, come Fratelli d'Italia, denunciamo le criticità legate alla produzione dei gessi rossi, ma siamo stati inascoltati. Anzi, la Regione Toscana è passata dal dire che andava tutto bene, a far stoppare lo stoccaggio del prodotto chimico nella ex cava a Scarlino. La Regione ha perso tempo prezioso e lo ha fatto anche all'indomani della sentenza del Tar del luglio scorso che ha rimandato la decisione sulla cava di Mantioni al prossimo ottobre. Come avevamo previsto, i vertici regionali non hanno mosso un dito: ormai la sinistra toscana è spaccata e senza idee se non quella di battere e demonizzare il centro destra. Ribadiamo che, in tutto questo, le vittime sono i lavoratori e che continueremo a stare dalla loro parte”. Così Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d'Italia, assieme al capogruppo di FdI in Consiglio regionale Francesco Torselli.

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