Vandalizzate le targhe di Diop e Modou in piazza Dalmazia

Sconcerto e indignazione a Firenze. Nei prossimi giorni a Grosseto la festa di Casapound

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 Agosto 2025 14:41
Vandalizzate le targhe di Diop e Modou in piazza Dalmazia

Ieri un atto vandalico ha colpito le targhe in memoria di Mor Diop e Samb Modou in Piazza Dalmazia, i due cittadini senegalesi barbaramente uccisi il 13 dicembre 2011 da Gianluca Casseri, militante di Casapound. Un omicidio a sfondo razzista che ha profondamente segnato la storia della nostra città e che ogni anno viene commemorato proprio in quel luogo.

"Si tratta di un gesto vile e inaccettabile che offende non solo il ricordo delle vittime di un brutale attentato razzista, ma anche l’intera comunità cittadina che da anni si impegna per la convivenza, il rispetto e la solidarietà -si legge in un documento redatto dalla CGIL Firenze- La nostra organizzazione ribadisce la necessità di tenere alta l’attenzione contro ogni forma di razzismo, xenofobia e violenza, difendendo i valori di democrazia, uguaglianza e inclusione che sono alla base della nostra società. È importante individuare al più presto i responsabili di questo gesto gravissimo. Chiediamo che le istituzioni competenti intervengano per ripristinare al più presto le targhe vandalizzate e riaffermare, con gesti concreti, la memoria e la dignità di Mor Diop e Samb Modou".

"Il razzismo è chiaramente un problema delle nostre società, anche in Toscana. Tante persone si vedono negato l'affitto solo per il colore della pelle, o per il luogo di nascita, non importa quante garanzie lavorative possano attestare. Il mondo del lavoro si basa sullo sfruttamento di chi ha meno diritti e anche i recenti referendum hanno dimostrato l'enorme problema di pregiudizio che esiste nei confronti di chi non ha la cittadinanza -dichiara Antonella Bundu, candidata Presidente della Giunta Regionale per Toscana Rossa- Pensiamo tutto questo, mentre ci uniamo alle condanne per il gesto che ha spaccato la targa di Samb Modou e Diop Mor, in piazza Dalmazia, dove sono stati uccisi da un fascista di area Casapound il 13 dicembre 2011.

La stessa Casapound organizza la sua festa nazionale il 4-6 settembre a Principina a Mare, come se non fosse un'organizzazione eversiva e di estrema destra. Il nostro antifascismo vive nelle pratiche quotidiane e conosce bene quanto alcune pratiche istituzionali rischino di essere vuote, se non affrontano le questioni principali su cui costruiscono il proprio consenso le realtà che fanno del razzismo sempre più un vanto, anche se magari mascherate dietro nuove retoriche trumpiane.

Vogliamo ricordare che il centrodestra ha scelto di riconoscere un ruolo fondamentale a Vannacci in questa campagna elettorale regionale e che l'estrema destra spesso dà indicazioni di voto per la Lega o Fratelli d'Italia, come dimostra anche l'esperienza di Casaggì a Firenze. Su tutto questo non ci possono essere ambiguità e nemmeno azioni meramente formali. La nostra Toscana non tollera nessun fascismo e razzismo".

“Proviamo rabbia e indignazione come cittadini, e ancora di più come consiglieri comunali per questo gesto vile e codardo. Non è solo un atto di vandalismo, è un’offesa alla memoria di due vittime innocenti e un tentativo di riscrivere la storia negando la verità: che l’odio razzista uccide. Firenze non può e non deve abituarsi a simili attacchi alla memoria collettiva. Proseguiremo a difendere i luoghi della memoria e i simboli che raccontano i valori di giustizia, rispetto e convivenza civile. Per questo chiediamo che la targa venga rimessa al più presto: la risposta più forte a chi semina odio è riaffermare con determinazione i valori che ci uniscono come comunità. Firenze è e deve rimanere una città che rifiuta il razzismo, l’odio e ogni forma di intolleranza” dichiarano consigliere e consiglieri del gruppo PD a Palazzo Vecchio.

"Ci uniamo alla condanna per i fatti di piazza Dalmazia, che rinnovano la ferita del 13 dicembre 2011. Ricordiamo che il razzismo non è solo un tema certificabile nei tribunali, come ricordano i fatti di Ponte Vespucci. Samb Modou, Diop Mor e Idy Diene sono tre vittime di un clima su cui alcune realtà costruiscono consenso politico -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- I problemi di discriminazione segnano le quotidianità, dal mercato degli affitti a quello lavorativo.

Occorre affrontare questi temi, a partire dal risultato del quesito referendario incentrato sugli anni necessari per poter chiedere la cittadinanza. Non si può limitare alle parole, quando le destre in occidente avanzano passo dopo passo, mentre aumenta l'astensione. Molte volte si è chiesta la chiusura di Casapound e Casaggì, ma ecco che il prossimo fine settimana si terrà la loro festa nazionale in provincia di Grosseto. Chiedere di impedirla è il minimo che ci aspettiamo da Palazzo Vecchio, perché ogni livello porti avanti la sua parte.

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