Valerio Adami dona quattro disegni alla Galleria degli Uffizi

Il grande artista che ha esposto al Moma di New York e al Centre Pompidou di Parigi , ha condotto negli anni un importante processo creativo tra espressionismo, astrazione e pop art. Le quattro opere, realizzate a matita su carta, saranno custodite al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2019 00:52
Valerio Adami dona quattro disegni alla Galleria degli Uffizi

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi si arricchisce di una donazione, quattro disegni realizzati da Valerio Adami (nato a Bologna nel 1935).

Partito da una pittura espressionista influenzata dall'opera di Francis Bacon e poi da una pittura astratto - gestuale, si è posto poi il problema del recupero della figurazione risolta, secondo i moduli della Pop Art americana e in particolare di Roy Lichtenstein, sviluppando una sorta di racconto a fumetti fantastico e ironico dove in interni spersonalizzati si dispongono oggetti banali, assunti come simboli, della modernità. Lo stile si distingue nell'uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, dentro le nette recinzioni nere del disegno.

Per la donazione agli Uffizi l’artista ha selezionato quattro fogli che rappresentano una sorta di ritratto di Adami: due pezzi recenti, dal tratto libero e fluido; un autoritratto del 2018 con il suo inseparabile bassotto Ego; un ritratto del 2019 di Oskar Kokoschka, conosciuto in gioventù a Venezia; due disegni, di cui uno sviluppato in orizzontale, nel suo stile più consueto, dai quali sono nati due celebri dipinti (I nuovi Argonauti, 2009; Dolce amaro (Paesaggio), 2001). “Sono sempre stato – ha rilevato Adami - un frequentatore di musei. Entrare a far parte di una collezione così unica e importante è per me un grande onore”.

“La generosa donazione dell’artista – ha spiegato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – accresce due campi in cui gli Uffizi continuano ad arricchire le proprie collezioni con opere contemporanee, sia quelle dei disegni sia quella degli autoritratti. Oggi aggiungiamo una delle principali voci artistiche italiane al coro dei maestri presenti negli Uffizi”.

In evidenza