Unipol: ricorso al Tar sulla revisione del Piano urbanistico esecutivo di Castello

Sull'area Palazzo Vecchio vorrebbe la nuova Mercafir per far posto a Novoli al nuovo stadio della Fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2017 22:41
Unipol: ricorso al Tar sulla revisione del Piano urbanistico esecutivo di Castello

(DIRE) Firenze, 15 feb. - Unipol, attraverso il "Consorzio per l'attuazione del Piano urbanistico esecutivo di Castello", societa' controllata dal gruppo bolognese, ha presentato un ricorso al Tar sulla revisione del Pue dell'area, come riporta il giornale online "Il sito di Firenze". Sull'area di Castello, infatti, Palazzo Vecchio vorrebbe far atterrare la nuova Mercafir cosi' da far posto- a Novoli, su quegli ettari di terreno occupati oggi dal mercato polialimentare- al nuovo stadio della Fiorentina.

Progetto che, come annunciato dal presidente della societa' calcistica Mario Cognigni, sara' presentato alla stampa e alla citta' il prossimo 10 marzo. Si tratta di un intoppo, quindi? Per l'assessore al Bilancio Lorenzo Perra, che sta per lasciare la delega all'Urbanistica al collega Giovanni Bettarini, no. Dal Consorzio (quindi da Unipol) "ce lo hanno sempre detto. L'ho sempre detto anche io, come ho fatto in Consiglio, cosi' come all'assemblea di Mercafir", spiega alla 'Dire'. "Finche' non sara' modificato il Pue- aggiunge-, continueranno a tutelarsi i propri interessi anche attraverso i ricorso al Tar, visto che sono una societa' quotata".

La questione di metodo pero', il ricorso al Tar, non compromette quella sul merito, ragiona Perra: la linea dei ricorsi di Unipol "non significa che non siano disponibili ad intavolare una riflessione tecnica e operativa sul da farsi, quella cioe' che stiamo portando avanti".

Con il nuovo ricorso, in sostanza, per l'assessore "non si entra in una fase nuova, dove e' cambiato o si e' rotto qualcosa". Il punto e' che "nel diritto amministrativo esiste il principio dell'acquiescenza, per cui se a un certo momento smetti di tutelare i tuoi interessi, e' come se tu facessi decadere le obiezioni fatte precedentemente". Il gesto di Unipol, quindi, "non e' da leggere, come ci hanno sempre detto, come un segnale di preclusione, anzi. Ci hanno sempre confermato questa linea nonostante si siano messi a discutere con noi nel merito delle eventuali modifiche al Pue". E la discussione come sta procedendo? "C'e' una riflessione molto avanzata, stiamo piu' che entrati nel merito delle questioni. La volonta' resta sempre quella raggiungere un punto di arrivo". (Dig/ Dire)

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