Uber a Firenze: tassisti chiedono conferma a Nardella e Bettarini

"Bettarini vuol esser davvero "collaborativo" con chi parrebbe mettere a rischio la sicurezza dei cittadini?" 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2015 18:50
Uber a Firenze: tassisti chiedono conferma a Nardella e Bettarini

"Apprendiamo che la multinazionale americana del trasporto persone, Uber, sarebbe pronta a sbarcare anche a Firenze. La notizia non ci meraviglia visto che sono oramai tre estati consecutive che la multinazionale annuncia questo tentativo, fallendolo ogni volta; anzi, siamo ansiosi di poterci misurare con essa nel rispetto delle leggi italiane ed europee" esclamano i tassisti gigliati. 

"Ciò che invece desta in noi stupore, è che si parli di incontri già avuti, ed in corso, da parte di questa multinazionale con l'Ass. Bettarini. Ci permettiamo infatti di ricordare all'Assessore, ed in generale alle forze politiche fiorentine ed italiane, che la multinazionale americana ha già subito sentenze di condanna in Italia per la violazione delle leggi italiane in materia di trasporto persone. Sarebbe davvero un paradosso che a dispetto del servizio taxi fiorentino - nei cui confronti Palazzo Vecchio è sempre così severo, nonostante esso garantisca da anni uno dei migliori servizi taxi d'Italia e d'Europa, offrendo motu proprio la flotta taxi più nuova d'Italia, una delle più eco-sostenibili, la più raggiungibile d'Europa grazie all'app itTaxi, e servizi esclusivi per le future mamme, gli utenti sordi ed i consumatori "generici" - l'Ass.

Bettarini si dimostrasse "collaborativo" con chi ha fatto parlare di sé a livello mondiale per la mancata supervisione dei propri driver, i quali parrebbe che si sarebbero resi protagonisti, stando alle numerose notizie di stampa ed in particolare a detta di Repubblica.it del 2 dicembre 2014, finanche di "stupri, rapimenti, offese... dipendenti che si fingono clienti per sbaragliare la concorrenza, fondi neri, sorveglianza elettronica dei passeggeri... passeggeri aggrediti a martellate" o "tirati fuori per i capelli", e "spionaggio elettronico...

per controllare gli spostamenti dei loro clienti", "assunzione di investigatori che indagassero i giornalisti... che stanno criticando l'azienda". Se tutto quanto riportato dalla stampa fosse vero, eventuali questioni di concorrenza sleale o violazioni delle leggi sul lavoro, sarebbero davvero poca cosa. Da parte nostra, noi ci limitiamo a segnalare notizie probabilmente sfuggite all'Ass. Bettarini e sulla cui veridicità non spetta certo a noi indagare. Comprendiamo come la multinazionale americana a cospetto di tutto ciò abbia saputo comunicare di sé stessa un'immagine positiva, ma d'altra parte, in tale operazione sarebbero riusciti anche i vari Fabrizio Corona o Dan Bilzerian nonostante il modello sociale che propongano, soprattutto ai più giovani.

Invitiamo dunque il Sindaco Nardella e l'Ass. Bettarini, non certo noti per vedere accostare il proprio nome a certi modelli operativi, a smentire queste indiscrezioni e tutte le forze politiche a valutare la cosa" conclude Claudio Giudici, Presidente Uritaxi Toscana.

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