Sarà un agosto positivo per l’Italia, sul fronte dell’accoglienza turistica, e a fare la parte del leone sarà ancora una volta la nostra regione, con in particolare le zone di Firenze e del Chianti a conquistare la palma di destinazioni preferite dai viaggiatori di tutto il mondo. L’ultima conferma di questa tendenza arriva dal monitoraggio realizzato dall’Enit consultando i tour operator nazionali, che rivelano innanzitutto una crescita sensibile delle prenotazioni per il 74 per cento dei casi.
Buone prospettive per l’Italia. Nello specifico, la quasi totalità degli operatori intervistati segnala un aumento del turismo enogastronomico, con percentuali e tendenze di crescita che sono del 10 per cento per i Paesi europei e del 20 per cento per i Paesi oltreoceano. Questo fenomeno sembra essere trasversale e coinvolge più o meno tutte le regioni italiane, ma le principali mete indicate dai tour operator contattati sono per l’appunto Toscana (soprattutto Chianti e Firenze), Piemonte (Langhe, Baveno) e Sicilia, con a seguire i territori di Emilia Romagna Veneto, Umbria e Puglia. Altro trend in aumento è quello cicloturismo, che appare molto in voga e piace soprattutto ai viaggiatori di lingua tedesca, mentre il turismo outdoor rileva una generale crescita, con grande richiesta per destinazioni come le aree interne del Paese e i laghi.
Il successo della Toscana. Il successo della Toscana non sorprenderà i lettori più attenti, e noi stessi avevamo già parlato nei mesi passati di un trend di consolidata crescita per il turismo in regione, in modo particolare nella zona del Chianti, dove già nel 2017 si era registrato il record di presenze nei comuni locali. A fare la differenza è anche la crescita dell’offerta ricettiva, con alcune strutture che si impongono sulla scena nazionale (e non solo): è il caso di Vignale, uno dei più rinomati relais in Toscana,e di altri hotel eluoghi di accoglienza che mettono il turista al centro di un’esperienza di qualità.
Aumentano i turisti americani. Tornando al monitoraggio dell’Enit, le interviste ai tour operator hanno permesso di analizzare i flussi aeroportuali, che evidenziano una crescita delle prenotazioni dagli Stati Uniti (quasi il 20 per cento in più quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2017) che è particolarmente significativa, visto che gli arrivi dagli States rappresentano il 27,2 per cento del totale annuale di turisti stranieri in Italia. In aumento anche l’incoming da Spagna e Cina, e in generale il numero degli arrivi negli aeroporti italiani è in crescita dell’1 per cento sull’anno scorso, dato che sale a più 4 per cento in agosto e più 7 per cento nella settimana di ferragosto.
Ottimismo per l’estate. A commentare i risultati della ricerca è Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di Enit, che lascia trasparire l’ottimismo per una estate che “si prospetta con un altro segno più negli arrivi dei visitatori europei ed extra-europei nel nostro Paese”, frutto “di un dinamismo riscontrato a livello globale, che vede l’Italia occupare una parte da protagonista” e che è misurabile ” non solo nei mercati emergenti, ma anche in Paesi come Usa, Francia e Germania, i principali bacini d’origine dell’incoming italiano”.
Non solo turismo di massa. Più in dettaglio, Bastianelli spiega che siamo davanti “a una domanda turistica in permanente evoluzione e connotata da tratti altamente personalizzati”, con le formule dei viaggi che “vanno moltiplicandosi in vista di soluzioni sempre più in linea con le esigenze del singolo consumatore”. In particolare, “al turismo di massa si stanno affiancando formule di viaggio slow, che identificano nell’italian way of life e nella sostenibilità il primo requirement della vacanza sul nostro territorio. In linea con questa tendenza si va sempre più affermando il turismo enogastronomico, che attraverso la valorizzazione dei cibi raggiunge il più ampio orizzonte dei profili culturali e dei vissuti dei territori che ospitano i flussi turistici”, conclude il direttore di Enit.