Truffa, 450 euro al mese per stranieri non più in Italia

Oltre 4,5 milioni di euro il danno sin qui arrecato, ma dal blocco delle erogazioni l'INPS potrà avere un risparmio di circa 2 milioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2014 14:36
Truffa, 450 euro al mese per stranieri non più in Italia

Percepivano 450 euro di pensione mensile, equivalente alla pensione minima dei molti cittadini italiani che per anni hanno versato regolarmente i contributi previdenziali, ma senza essere in Italia. Solo in Toscana un danno erariale pari ad € 362.221.

L'operazione è frutto della collaborazione fra la Guardia di Finanza e l'INPS, da qualche mese rafforzata con la firma di un apposito protocollo d'intesa.I controlli hanno riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultrasessantacinquenni, asseritamente in particolari situazioni di disagio economico. L'assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti Italia, che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e che si trovino in particolare situazione di disagio economico.

Oltre trecento stranieri percepivano indebitamente l'assegno sociale: sono stati scoperti e denunciati al termine di un'operazione coordinata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza e che ha visto in azione i Comandi del Corpo di 75 provincie.

L'indagine ha preso le mosse dall'analisi, condotta dal Nucleo Speciale, dei dati relativi ai fruitori del beneficio messi a disposizione dall'INPS.

L'incrocio di banche dati e la messa a sistema di altre informazioni di polizia ha permesso la predisposizione di un'analisi di rischio che è stata posta a disposizione dei Comandi territoriali della Guardia di Finanza, i quali hanno operato i controlli, mentre le sedi provinciali dell'INPS hanno assicurato il necessario supporto in loco.

Le indagini hanno permesso di individuare 325 persone che percepivano il trattamento assistenziale, mediante accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, o essendosi assentati continuativamente oltre 30 giorni dal territorio nazionale senza alcuna comunicazione ai fini della sospensione temporanea del beneficio, così come previsto dalla normativa vigente.

I 325 illeciti percettori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria ordinaria in ordine ai reati truffa o malversazione, nonché alla magistratura contabile.

I maggiori picchi di irregolarità sono stati riscontrati in Lombardia, Lazio, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Liguria. Nello specifico:

  • Lombardia: danno erariale pari ad € 677.247;
  • Lazio: danno erariale pari ad € 663.578;
  • Campania: danno erariale pari ad € 395.366;
  • Toscana: danno erariale pari ad € 362.221;
  • Emilia Romagna: danno erariale pari ad € 319.162;
  • Liguria: danno erariale pari ad € 308.748;
  • Trentino Alto Adige: danno erariale pari ad € 292.097.

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