Treni regionali sostituiti con Vivalto e spostati dalla Direttissima Firenze-Roma sulla linea Lenta?

Ceccarelli: “Sui regionali fuori della Direttissima solo allarmismi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2015 19:26
Treni regionali sostituiti con Vivalto e spostati dalla Direttissima Firenze-Roma sulla linea Lenta?

FIRENZE - «E' inaccettabile che Trenitalia effettui "segretamente" la sperimentazione con treni Vivalto sulla linea Lenta, spostandoli dalla Direttissima,, così come ha fatto ieri pomeriggio». E' questa l'accusa del portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, dopo il caso dei treni 2315 Firenze-Roma e 11805 Pistoia-Arezzo, che ieri non hanno percorso la Direttissima ma sono transitati sulla linea Lenta, sostituendo vecchie carrozze con nuovi Vivalto.«Come comitato pendolari ci siamo opposti nei mesi scorsi alla sperimentazione sulla linea Lenta - afferma Da Re - perchè Trenitalia cercava pretesti, per motivare il possibile sfratto dalla Direttissima dei treni del Valdarno.

La sperimentazione era stata rinviata a tempo indeterminato, con il consenso dell'assessore regionale Ceccarelli. Invece ieri sono stati fatti due test - continua Da Re - l'assessore Ceccarelli era informato, oppure Trenitalia ha preso una propria iniziativa, violando il contratto di servizio, cambiando e spostando i treni di linea?». Il portavoce del comitato sospetta che Trenitalia voglia proporre il rinnovo dei treni dei pendolari del Valdarno con dei Vivalto, indonei come i Jazz ad andare sulla Direttissima, cercando una ulteriore scusa per spostare i treni sulla Lenta: lo scambio di treni nuovi Vivalto con l'addio alla Direttissima, invece di treni nuovi compatibili alla Direttissima, come richiesto dal Comitato.

Per questo motivo Trenitalia avrebbe fatto i test (e altri potrebbero essere in programma), per vedere come i treni diretti Firenze-Valdarno-Arezzo viaggiano sulla linea lenta in orario di punta del pomeriggio, fra le ore 17 e le 19. «Tra l'altro il risultato è stato contraddittorio - sottolinea Da Re - i due Vivalto hanno avuto dei guasti e conseguenti ritardi di circa 20 minuti, il primo alla partenza da S.M.Novella e il secondo a Figline, e in alcune carrozze neppure funzionava l'aria condizionata».

Riguardo ai tempi di percorrenza della linea Lenta, senza fermate, i due Vivalto hanno avuto ritardi di 6 e di 9 minuti all'arrivo alla stazione di Figline. «Ma non facciamoci trarre in inganno - accusa il portavoce Da Re - in realtà i ritardi sulla Lenta vanno quasi raddoppiati, da 6 a 12 minuti e da 9 a 15, perchè nel tratto Firenze Campo di Marte-Figline della Direttissima i tempi di percorrenza dei treni pomeridiani sono allungati e superiori di 6 minuti, cioè 20, rispetto a quello standard del Vivalto 6604 della mattina, di 14 minuti».

Infine il dato dei ritardi dei due treni testati all'arrivo ad Arezzo conferma la critica del comitato alla scelta dell'assessore Ceccarelli di spostare il monitoraggio a quella stazione. «La novità prevista nel prossimo contratto di servizio occulta ancora i ritardi nel Valdarno - spiega Da Re - i treni testi ieri hanno recuperati quasi interamente i ritardi, 4 minuti su 6 il primo e 7 su 9 il secondo, a dimostrazione che i tempi di percorrenza sono gonfiati non solo sulla Direttissima ma anche fra Valdarno e Arezzo e che il monitoraggio andrebbe effettuato in una stazione del Valdarno.

E' anche per questo - conclude Da Re - che ai pendolari del Valdarno non è mai spettato il bonus mensile per i rimborsi dei ritardi e così sarà anche in futuro».

"Nessuna sperimentazione segreta e nessun pericolo che i treni regionali finiscano fuori dalla Direttissima. Davvero non capisco l'atteggiamento di chi, con un'ostinazione degna di miglior causa, si industria a creare allarmismi ai danni dei pendolari". Così l'assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, a proposito delle polemiche sull'utilizzo, ieri, della linea lenta per due treni regionali. "Trenitalia - spiega l'assessore – ci ha informato ieri pomeriggio di aver ritenuto opportuno utilizzare un materiale che garantisse maggiore efficienza della climatizzazione, ma questo ha significato l'instradamento sulla linea storica, visto che, in attesa degli esiti delle verifiche tecniche in atto, i treni Vivalto non possono percorrere la galleria di San Donato in direzione sud, per evitare gli incroci con gli Av". "Abbiamo già e più volte spiegato in questi giorni – prosegue - che la Regione ha chiesto a Trenitalia e agli organi tecnici competenti di sciogliere ogni dubbio circa gli episodi che si sono verificati e quindi di dire con chiarezza se i Vivalto possano o meno percorrere la Direttissima, nella tratta comprendente la galleria di S.Donato.

Attendiamo chiarimenti in tempi celeri". "Nel frattempo – conclude Ceccarelli - non risulta essere in atto alcun esperimento sul tema della separazione dei flussi, tanto meno autorizzato dalla Regione".

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