Treni: interrogazioni in Consiglio regionale sui disagi dei pendolari

Faentina; interventi da realizzare con i 30 milioni messi a disposizione dalla struttura commissariale e con 140 milioni

Redazione Nove da Firenze
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24 Luglio 2024 23:35
Treni: interrogazioni in Consiglio regionale sui disagi dei pendolari

Firenze – L’assessore regionale Stefano Baccelli ha risposto in Aula a un’interrogazione dei consiglieri Massimiliano Baldini e Marco Landi (Lega) in merito ai disagi dei pendolari toscani che utilizzano il servizio ferroviario. Con l’interrogazione, i due consiglieri hanno chiesto di sapere “se siano stati rispettati gli obblighi previsti dalla legge 146 del 1990, in particolare riguardo al preavviso di 10 giorni e alla procedura per lo sciopero del 6/7 luglio 2024; quali sono le risultanze dell'ultima assise del Comitato Tecnico di Gestione del Contratto, specificando quali indicazioni siano state inviate a Trenitalia; se il report di monitoraggio del contratto viene inviato regolarmente con cadenza trimestrale dal personale addetto e/o delegato, quante unità costituiscano tale personale, se queste esauriscono il potenziale delle 100 unità e quali attività di monitoraggio del contratto sono state svolte negli ultimi anni”.

“In caso di sciopero – ha risposto Baccelli –, Trenitalia garantisce le prestazioni indispensabili, stabilite con accordo siglato tra Trenitalia e le organizzazioni sindacali, in conformità alle disposizioni di legge. Non è specificato contrattualmente un preavviso definito. Trenitalia garantisce, altresì, la preventiva e adeguata informazione alla Regione e alla clientela”.

La comunicazione alla Regione “avviene tramite invio di email agli Uffici competenti, all'Assessorato, ai gestori dei canali di info-mobilità regionali, con anticipo di almeno una settimana rispetto allo sciopero. La diffusione avviene quindi attraverso i canali regionali di Muoversi in Toscana (pagine web e i vari social network: pagina Facebook, profilo X, profilo

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Trenitalia provvede inoltre a dare informazione a bordo treno tramite il sistema di diffusione sonora Oboe, aggiornando inoltre le pagine dedicate sul proprio sito e nell'app Trenitalia. Per lo sciopero del 6/7 luglio – ha spiegato l’assessore – è stata esattamente rispettata la procedura prevista dal contratto di servizio”.

È stato costituito “a suo tempo costituito un gruppo ispettivo regionale di vigilanza sui servizi di TPL, che ha competenza anche su servizi ferroviari. A fine 2023, è stata aggiornata la composizione del nucleo ispettivo che ad oggi è composto da 95 elementi: il numero è pertanto molto vicino al massimo di 100 ispettori, che possono effettuare verifiche sui treni Trenitalia, come previsto dall'art. 21 del Contratto”. Gli ispettori regionali “effettuano con regolarità ispezioni a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie, anche e soprattutto su quegli aspetti relativi agli "indici di qualità", sui quali possono essere applicate penali in caso di rilevamenti di indici di qualità inferiori a quanto prevede il Contratto”, ha concluso Baccelli fornendo l’elenco dettagliato dei monitoraggi.

“Ringrazio l’assessore, sempre preciso nel rispondere – ha replicato in Aula il consigliere Baldini –. Tutti sanno che le problematiche sono pressoché giornaliere: puntualità, cambi della tratta, mancanza di qualità nel rispetto degli orari, scarsa sicurezza per i viaggiatori e per gli stessi controllori, specie nelle ore più tarde. Siamo insoddisfatti, il servizio del trasporto regionale è assolutamente insufficiente”.

L’assessore regionale Stefano Baccelli ha risposto in Aula anche a un’interrogazione della consigliera Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) in merito ai disagi per i pendolari delle linee ferroviarie di collegamento con l'Emilia Romagna. La consigliera di Fratelli d’Italia ha interrogato la Giunta regionale per sapere “qual è il cronoprogramma di tutti i lavori previsti sulla linea Faentina; quali interventi, sulla linea Faentina, verranno realizzati con i 30 milioni di euro messi a disposizione dalla struttura commissariale e quali interventi verranno realizzati con i 140 milioni di euro derivanti da risorse PNRR; qual è il cronoprogramma di tutti i lavori previsti sulla linea Prato-Bologna, fino alla conclusione definitiva dell'ammodernamento dell'infrastruttura” e, infine, “come la Regione è coinvolta nella realizzazione degli interventi sulle due linee, quali sono i disagi previsti per i pendolari durante i lavori e come si intenda mitigarli”.

Per quanto riguarda la linea Faentina, ha spiegato Baccelli, “nel mese di agosto 2024 sulla linea Faentina, prima linea in Toscana, grazie alle risorse Pnrr, prende avvio l'intervento per attrezzaggio con il sistema Ertms, tecnologia avanzata di gestione della circolazione, che consentirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura e flessibilità nella gestione del traffico”. L’intervento riguarderà l'intera linea fra Firenze Campo Marte e Faenza. La prima fase dei lavori “proseguirà anche nell'estate 2025, è inoltre programmato un intervento puntuale consistente nella sostituzione della travata metallica del ponte sul fiume Lamone per un importo di 15 milioni di euro. Fra il 2025 e il 2026 i lavori per l'attrezzaggio con Ertms, sempre con finanziamento PNRR, interesseranno anche la linea Pontassieve-Borgo S.Lorenzo”.

Per l'esecuzione di questi lavori, ha proseguito l’assessore, “è prevista la sospensione della circolazione sulla tratta Borgo S.Lorenzo-Faenza dal 3 agosto al 1 settembre 2024, mentre l'interruzione sulla tratta Firenze-Vaglia-Borgo S. Lorenzo avrà inizio l'8 agosto 2024 per concludersi anch'essa il 1 settembre”. Per tutto il periodo dei lavori, “rimane attiva la tratta Pontassieve-Borgo S. Lorenzo, permettendo il collegamento con il Mugello attraverso i treni della relazione Firenze Smn-Borgo S.

Lorenzo via Pontassieve”. Sono inoltre programmati “bus sostitutivi in orari funzionali alle esigenze di mobilità dei pendolari sulla linea Borgo-Faenza e, in numero più ridotto sulla relazione S.Piero a Sieve-Borgo San Lorenzo-Fiesole Caldine-S.Marco Vecchio-Firenze Santa Maria Novella, visti i tempi di percorrenza particolarmente elevati a causa della indisponibilità della via Bolognese in accesso a Firenze, interessata da lavori di Publiacqua S.p.A., anch'essi finanziati con risorse PNRR e non differibili”.

Per quanto riguarda la realizzazione delle opere di protezione della sede ferroviaria nella parte alta della linea, nel territorio romagnolo, “è in corso la progettazione di interventi della linea nella tratta Marradi-Brisighella, la conclusione è prevista per settembre 2024, con conseguente avvio delle attività realizzative. E inoltre stata affidata la progettazione degli interventi riguardanti tutte le restanti situazioni di rischio censite, con tempistiche di conclusione della progettazione stimabile nel I trimestre 2025”.

Rfi ha spiegato ancora Baccelli, “ha comunicato che con i 30 milioni messi a disposizione dalla struttura commissariale, si provvederà alla messa in sicurezza delle frane che hanno interessato i versanti adiacenti la linea ferroviaria e non di proprietà di Rfi. Con i 140 milioni derivanti da risorse Pnrr, si procederà alla realizzazione dell'Ertms, un sistema di gestione della circolazione ferroviaria adottato per la rete dell'Alta Velocità, che prevede in particolare il rinnovo di tutti gli apparati tecnologici nelle stazioni e sulla linea (su un totale di 134 km) e l'implementazione della rete radio GSM-R.

Sono attesi benefici in termini di affidabilità e riduzione dei tempi di manutenzione, con il conseguente miglioramento della qualità del servizio”. Quanto alla linea Bologna-Prato, “è in pieno svolgimento la seconda fase dei lavori per adeguamento alla sagoma PC 80 delle gallerie, per consentire il transito dei treni merci di massimo ingombro ('autostrade viaggianti") che per il 2024, cosi come nel 2023, riguarda la tratta S. Benedetto Val di Sambro-Pianoro. La prima fase dei lavori, relativa alla tratta Toscana, Prato-Vernio è stata effettuata negli anni 2020 e 2021, la seconda fase, Pianoro-S.Benedetto, ha avuto inizio a gennaio 2023 e si concluderà nel primo semestre del 2025, la terza fase riguarda la grande galleria dell'Appennino, di quasi 20 chilometri, iniziata nel 2024 e si concluderà a fine 2025.

Oltre ai lavori sulle gallerie è previsto l'ammodernamento completo delle stazioni di Pianoro, Monzuno-Vado, Grizzana e S. Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli nel tratto emiliano e di Vernio e Vaiano in quello toscano. Verrà inoltre rinnovato totalmente il sistema tecnologico di gestione della circolazione dei treni. L'investimento previsto è di oltre 560 milioni di euro. Sono previste fasce quotidiane di interruzione durante tutto l'anno nella tratta interessata; weekend di interruzione completa durante l'anno, interruzioni estive complete.

I servizi ferroviari verranno quindi via via rimodulati secondo la disponibilità infrastrutturale e sulle tratte interrotte circoleranno bus sostitutivi, sia capillari nei due versanti che di attraversamento con bus diretti Prato-Bologna via autostrada, in alcuni casi con fermata intermedia a S. Benedetto Val di Sambro. Per mitigare i disagi per i viaggiatori, la programmazione è stata affinata tenendo conto delle segnalazioni di pendolari e Amministrazioni prevedendo in particolare bus in orari utili anche per i lavoratori delle aziende ospedaliere.

Sin dall’inizio – ha concluso l’assessore – si è costituita una cabina di regia con l’Emilia Romagna e tutti i Comuni interessati per aggiornare la situazione e condividerla anche con i rappresentanti dei comitati dei pendolari”.

“I lavori sulla tratta ferroviaria Faentina hanno creato notevoli disagi ai pendolari che tutti i giorni prendono il treno da Mugello o Alto Mugello per raggiungere il capoluogo per ragioni di studio o lavoro. I lavori potrebbero avere anche delle ripercussioni economiche perché la mancanza del trasporto ferroviario arreca danni pure al comparto turistico della provincia –ha replicato in Aula Elisa Tozzi- Oggi l’assessore Baccelli ha risposto in Consiglio regionale a una mia interrogazione sul tratto ferroviario ed è emersa una mancanza di programmazione dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza.

Questi interventi sono necessari soprattutto a seguito degli eventi alluvionali dello scorso anno, ma dovevano essere pianificati in un cronoprogramma che ad oggi non c’è. Così facendo, non è stato dato modo ai cittadini di organizzarsi e di informarli adeguatamente riguardo i servizi sostitutivi disponibili. Una dimenticanza inaccettabile se si considera che proprio questi territori sono rimasti senza collegamenti ferroviari per mesi dopo l’alluvione della primavera 2023 e che per il Mugello - come tutte le zone più lontane dalle città - i trasporti pubblici sono di vitale importanza.

Serve un'indagine conoscitiva in Commissione capace di valutare le criticità del trasporto ferroviario delle aree interne in modo da redigere un cronoprogramma degli interventi necessari e, così, dare efficienti alternative di trasporto a cittadini e turisti” lo dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi a seguito della risposta dell’assessore ai Trasporti Baccelli a una sua interrogazione sulla tratta ferroviaria Faentina".

Infine l’assesso reregionale Stefano Baccelli ha risposto in Aula a un’interrogazione presentata dal vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia viva, Stefano Scaramelli, in merito alla realizzazione del progetto di collegamento ferroviario diretto tra Siena e Roma. Con l’interrogazione, Scaramelli ha chiesto alla Giunta regionale “a che punto è lo sviluppo del progetto di collegamento ferroviario diretto tra Siena e Roma; quali sono le intenzioni di Trenitalia in merito alla realizzazione della tratta diretta tra la città del Palio e la capitale del Paese; in che tempi si prevede di sperimentare e mettere a terra gli interventi necessari”.

“L'Ente programmatore del servizio ferroviario è la Regione Toscana che come previsto nel Defr, proprio grazie a un’iniziativa dello stesso vicepresidente Scaramelli, a sottoposto ai Gestori la proposta di collegamento diretto previa verifica di fattibilità per l’eventuale inserimento in programmazione. Vi sono numerosi aspetti da approfondire, relativamente alle tracce orarie disponibili, sia sulla linea Siena-Chiusi a semplice binario, che sulla linea Aretina, sia per la linea storica che sulla Direttissima una volta giunti nella stazione di Chiusi.

Aspetto fondamentale per l’effettuazione del servizio è la disponibilità di treni ibridi sufficienti per i collegamenti, considerato che la proposta nel Defr fa riferimento a più coppie al giorno di treni Siena-Roma”. Per il momento, ha proseguito l’assessore, “non vi sono treni disponibili, per il fatto che da qualche settimana i ‘Blues’ trovano impiego in doppia composizione sulla tratta Empoli-Siena, dovendo sostituire anche i treni per cui è necessaria maggiore capacità di posti a sedere.

Nel corso del 2024, entreranno in servizio altri treni Blues che aumenteranno la disponibilità di materiale e permetteranno quindi di definire l'avvio di tale collegamento. Inoltre nell'ambito del gruppo tecnico, per il potenziamento della linea Siena-Chiusi, cui partecipano le strutture tecniche della Regione Toscana, rappresentanti delle Amministrazioni interessate alla linea, Trenitalia e Rfi stanno approfondendo le problematiche legate all'inserimento di un collegamento veloce senza fermate intermedie fra Siena e Chiusi rispetto al resto della programmazione al fine di valutare gli effetti e minimizzare le ricadute sui treni utilizzati dai pendolari”.

“Sono soddisfatto – ha replicato Stefano Scaramelli –, ringrazio l’assessore di aver dato seguito all’impegno votato dal Consiglio regionale. C’è l’impegno per il 2024 a realizzare a realizzare questo intervento, nel momento in cui avremo a disposizioni treni ‘Blues’. L’auspicio è che i prossimi treni che entreranno nella disponibilità della Regione possano essere dislocati su questa linea e il servizio possa essere avviato all’inizio del 2025”.

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