Covid: tre artigiani fiorentini su quattro aspettano ancora CIG di aprile

Claudio Bettazzi, Presidente CNA Toscana Centro: "Inaccettabili i ritardi nei pagamenti alle imprese". Stella (FI): "Comune e Regione stanzino soldi a fondo perduto. Palazzo Vecchio faccia la sua parte e azzeri le imposte locali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2020 18:27
Covid: tre artigiani fiorentini su quattro aspettano ancora CIG di aprile

Secondo i dati del Centro studi di Confartigianato Firenze il 98% delle imprese artigiane cittadine ha fatto richiesta di accesso agli ammortizzatori sociali previsti dai decreti del governo.

A livello nazionale CNA ha già sollecitato gli enti preposti a sbloccare la situazione e accelerare i tempi di erogazione delle prestazioni legate all’emergenza Covid 19, e ha chiesto al Governo di trovare con urgenza risorse aggiuntive per far fronte alle numerose domande che continuano ad arrivare e che rendono i fondi finora stanziati chiaramente insufficienti.

“Siamo preoccupati perché l’emergenza sanitaria rischia seriamente di trasformarsi in un dramma economico e sociale per il nostro territorio, e condividiamo in pieno l’allarme lanciato dai sindacati per la drammatica situazione vissuta da 8.000 artigiani pratesi che non hanno ancora visto un euro dagli ammortizzatori sociali - Claudio Bettazzi, Presidente CNA Toscana Centro interviene sui ritardi nei pagamenti della cassa integrazione alle imprese artigiane- Anche noi continuiamo a ricevere tante, troppe segnalazioni di piccoli imprenditori, dipendenti, e lavoratori autonomi che aspettano da più di due mesi di vedersi accreditare i fondi della cassa integrazione.

Questo, a fronte degli stanziamenti straordinari stanziati dal Governo, è assolutamente ingiustificabile e inaccettabile. Veniamo da mesi durissimi in cui i tanti lavoratori che sono stati messi in cassa integrazione, così come coloro che hanno perso il posto a causa della scadenza del contratto a termine, o le migliaia di lavoratori che hanno visto diminuire l’orario di lavoro e lo stipendio, hanno visto azzerare qualsiasi tipo di reddito e di incassi e ora non sanno più come andare avanti.La gravissima situazione legata ai ritardi nel pagamento degli ammortizzatori di aprile e maggio, di fatto, sta spingendo un’intera collettività in una situazione di bisogno, e non sono comprensibili eventuali rimpalli di responsabilità tra Inps e Regioni, visto che il fulcro del problema resta l’operato della p.a.

fatto spesso di ritardi e ostacoli burocratici che a questo punto stanno rendendo vani gli sforzi di chi, in questi mesi, ha fatto enormi sacrifici per restare a casa chiudendo negozi e attività, nel rispetto delle limitazioni imposte dal Governo per salvare il Paese dal dilagare della pandemia".

"Il 75% degli artigiani fiorentini non ha ancora ricevuto la cassa integrazione del mese di aprile, siamo a luglio: lo trovo scandaloso, non è così che le istituzioni pubbliche possono rapportarsi ai cittadini, non è così che si possono trattare professionisti che concorrono a creare ricchezza e benessere. Si tratta di 5.396 imprese artigiane fiorentine per 24.144 lavoratori, che alle difficoltà della ripresa lavorativa dopo mesi di chiusura, devono anche fare i conti con soldi promessi che non arrivano".

Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza italia). "Oltre ai fondi per la Cig, è necessario che gli Enti Locali facciano la loro parte per sostenere questo comparto fondamentale: la Regione Toscana stanzi soldi a fondo perduto, mentre il Comune di Firenze segua l'esempio virtuoso di altri Comuni toscani e azzeri le imposte locali almeno fino al 31 dicembre dell'anno in corso, in modo da dare respiro alle imprese".

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