Trasporto pubblico: dal primo luglio l’aumento dei titoli di viaggio per bus e tramvia

Il biglietto ATAF passerà da 1,20 a 1,50 euro a corsa con un aumento del 25%. Arianna Xekalos (Capogruppo M5S): “A Livorno l'aumento è stato pagato dal Comune stesso, quindi i cittadini non pagheranno niente in più, perché non è stato fatto anche a Firenze?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2018 23:40
Trasporto pubblico: dal primo luglio l’aumento dei titoli di viaggio per bus e tramvia

L’aumento del biglietto scatterà per tutti, senza distinzioni. Aumento anche per gli abbonamenti annuali per gli studenti con un tetto massimo di deducibilità fiscale di 47.50 euro, soppressione degli abbonamenti mensili, allineamento delle tariffe con la rete ferroviaria per le linee extraurbane e l’introduzione del biglietto elettronico. Quest’ultimo, previsto con Carta Unica, creerà notevole confusione dal momento che, ad oggi, non è possibile utilizzarlo sulla rete ferroviaria.

Questi incrementi delle tariffe erano previsti sin dagli accordi del 2012 quando l’Azienda Pubblica di Trasporto fiorentina fu venduta ad ATI, cordata formato da Autoguidovie S.p.A. – Milano (5%) Busitalia - Sita Nord s.r.l. - Firenze (70%) Cap Società Cooperativa –Prato (20%).

L’indagine del marzo 2017 commissionata a IPSOS Italia da parte di Autolinee Toscana, che si è aggiudicata la gara regionale per il TPL, metteva in evidenzia diverse criticità sull’area fiorentina, con il 48% degli utenti che riteneva il servizio peggiorato negli ultimi anni, mentre ATAF sostiene di aver visto calare la percentuale degli insoddisfatti dal 21 al 16%, secondo i dati ricavati da Eurispes.

I Comuni rimangono alla finestra ad osservare oppure intendono intervenire per tutelare i loro cittadini?

“Gli aumenti tariffari del Trasporto pubblico locale imposti dalla Regione Toscana, a Livorno non avranno effetto su chi utilizza gli autobus con maggiore frequenza perché li pagherà il Comune stesso. A Firenze non si poteva fare altrettanto invece di chiedere sempre ai fiorentini di frugarsi nelle proprie tasche? E poi – afferma la capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – il Sindaco Nardella dice di mettere al centro le persone ed i loro bisogni? Le persone hanno bisogno di non pagare ulteriormente per un servizio che non funziona, questa è la verità. I fiorentini per fortuna non dimenticano che, il 30 ottobre dell'anno scorso, il sindaco Nardella ha affermato che gli abbonamenti non sarebbero stati aumentati. Come per la partenza delle due linee tramviarie poi però l'annuncio è stato smentito dai fatti e, se per le due linee che dovevano partire per San Valentino 2018 ancora sono si conosce l'esatta data di partenza, il rincaro dei biglietti c'è stato, per ogni corsa, compresi gli abbonamenti, fino al 40% in più. A Firenze – conclude Arianna Xekalos – serve un trasporto pubblico che funzioni davvero, che colleghi veramente tutta la città, oltre che Firenze e le altre città dell'area metropolitana.

Un Comune responsabile si sarebbe mosso prima per rendere il servizio efficiente e poi avrebbe ragionato sull'eventuale rincaro, ma ormai è chiaro a tutti che a questa Amministrazione interessa solo fare cassa”. 

In quest’ottica, il Comitato Valibona Possibile, chiede che i Sindaci di Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino, Signa, Lastra a Signa e Scandicci prendano una posizione univoca affinché si possa rivedere questo piano aziendale: "Sarebbe anche il tempo di ridefinire le nostre politiche sul trasporto pubblico: è noto come in molte città europee sono cominciate le sperimentazioni per consentire ai cittadini di usufruire in maniera gratuita del trasporto.

La scelta di una mobilità gratuita su mezzi pubblici risponde a due esigenze fondamentali, la riduzione del traffico e la conseguente ma più importante, tutela ambientale. Nella città belga di Hasselt i trasporti pubblici sono totalmente gratuiti dal 1997, e da allora i passeggeri sono aumentati di 10 volte. A Mariehamn, nelle isole Aland, in Finlandia, non solo i bus sono gratuiti, ma anche i traghetti che solcano l’arcipelago, ma solo per persone e biciclette.

A Seattle gli autobus sono gratuiti dalle 6 del mattino alle 5 del pomeriggio, e molte città australiane come Sydney, Adelaide, Perth e Melbourne hanno adottato trasporti pubblici parzialmente gratuiti. La prima capitale europea con bus, tram e filobus gratuiti sarà Tallinn, dove un referendum popolare ha promosso la zero-fare a partire dal 2013. A fronte delle tematiche analizzate e valutate le esperienze su scala mondiale che meglio rispondono ai criteri di sostenibilità ambientale e sociale, il Comitato Valibona, ha preparato una proposta di Mozione sul tema, che sarà inoltrata alle forze politiche presenti nei Consigli comunali della Piana, affinché siano avviati progetti di sperimentazione a vantaggio iniziale delle categorie degli studenti e dei lavoratori, che possano prevedere, il trasporto gratuito sia su gomma che ferroviario.

Dal 1° luglio occorre quindi sia ripristinata anche l’integrazione tariffaria per le “tratte in sovrapposizione” del trasporto pubblico – sostengono i Verdi per Impruneta - fruibile per tutte le tipologie di titoli di viaggio e di abbonamenti. Come si ricorderà dal gennaio 2012, infatti la Provincia di Firenze ha abolito l’applicazione del sistema integrato tariffario che consentiva di utilizzare i titoli di viaggio emessi da Ataf&Li-nea, sui mezzi del servizio extraurbano dei lotti 2 e 3 (AMV-Autolinee Mugello Valdisieve e ACV-Autolinee Chianti-Valdarno), e viceversa, nell'ambito dell’area cosiddetta Metropolitana. L'integrazione tariffaria tuttavia restava in vigore, anche dopo la sospensione del 2012, ma solo nelle cosiddette “tratte in sovrapposizione”, dove cioè vi sia la compresenza sia di linee CAP che ATAF: è il caso del collegamento tra Tavarnuzze e Firenze, e viceversa.

Ovvero con un unico titolo di viaggio si può utilizzare contemporaneamente sia le corse CAP che quelle ATAF. Ma qui viene il bello, perché la Provincia di Firenze diede successivamente una interpretazione della norma secondo la quale questa opportunità vale solo per gli utenti dotati di abbonamenti mensili ed i biglietti a corsa semplice, ma non possono fruirne coloro che hanno biglietti multipli o un abbonamento trimestrale o annuale, penalizzando così proprio gli utenti più fedeli, che il servizio lo utilizzano con continuità (la norma più scema del mondo).

I Verdi per Impruneta da anni contestano questa decisione ed hanno attivato una serie di iniziative verso Enti e gestori del servizio, per farli retrocedere da questa assurda applicazione della normativa. L’allora Assessore provinciale ai trasporti Giorgetti, aveva dichiarato a suo tempo che non era possibile in quella fase da parte della Provincia una diversa interpretazione senza incorrere in ulteriori contenziosi, visto che le Aziende di trasporto avevano contestato anche l'utilizzo del titolo di viaggio 4 corse dimostrando di tollerare, nelle more del contenzioso, per la “integrazione tariffaria” solo biglietti a corsa semplice e abbonamenti mensili. Il Difensore Civico Regionale, su istanza dei Verdi per Impruneta, si era espresso già nel 2013 condividendone i rilievi e segnalando alla Provincia perplessità sotto il profilo per una simile applicazione della norma, richiedendone una interpretazione estensiva, in modo da tutelare quegli abbonati ingiustamente penalizzati (per dirla sempre con le parole del Difensore Civico). Infine nel gennaio 2016 la Città Metropolitana, per voce del Consigliere delegato Massimo Pescini, ribadiva che tale situazione aveva carattere provvisorio, proprio in attesa dell’entrata in vigore della comunità tariffaria regionaleE’ quindi il momento, dal 1° luglio, di tornare a dare migliori possibilità di fruizione dei trasporto pubblico applicando la integrazione tariffaria con TUTTE le tipologie di abbonamenti e di titoli di viaggio.I Verdi quindi sollecitano i gestori del TPL e gli Enti interessati (Regione, Città Metropolitana e Comuni) per un esplicito annuncio pubblico in proposito, abolendo quindi la norma più scema del mondoOppure vorranno continuare a penalizzare ancora gli abbonati più fedeli? Penalizzazione che ci sarà comunque per le corse extra-urbane per le quali è previsto l'aumento tariffario che interesserà gli abbonamenti, es.

sempre per la “fascia 2” (di collegamento tra Impruneta e Firenze) l'abbonamento mensile sale da 40 a 46,5 € (+16%), per il trimestrale sale da 100 a 126 € (+26%) e per quello annuale da 342 a 442 €, pari al 29,2% di aumento” concludono i Verdi per Impruneta.

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