Trasporto merci su rotaia, a quando la rivoluzione?

​Oggi incontro in Regione per il potenziamento del settore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2014 17:31
Trasporto merci su rotaia, a quando la rivoluzione?

 Intermodalità, innovazione e internazionalizzazione sono le direttrici sulle quali costruire il futuro del trasporto merci su rotaia, con l'obiettivo di dare risposta ad una domanda crescente da parte delle aziende toscane. Sul tema si è svolto oggi un incontro promosso dall'assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, ed al quale hanno partecipato il direttore di Trenitalia Cargo, Mario Castaldo, rappresentanti delle Direzioni di esercizio di Rfi e di aziende toscane di primario livello.

"Quella dello sviluppo del trasporto merci su rotaia – ha detto l'assessore per spiegare il senso della sua iniziativa - è una esigenza che nel corso del tour del presidente Rossi nelle zone della Toscana è emersa più volte, a conferma delle scelte già fatte in questi anni dalla Regione a sostegno della infrastrutturazione necessaria a sviluppare questo settore: un esempio per tutti, il collegamento diretto del porto di Livorno con l'interporto di Guasticce. Con questo incontro – continua - abbiamo voluto avviare un percorso di confronto molto operativo tra le aziende, Trenitalia e i gestori della rete per cercare di superare le criticità che ancora impediscono di dare alle imprese le risposte attese".

L'incontro, nel corso del quale l'ingegner Castaldo ha fatto il punto sulle strategie di Trenitalia Cargo, ha avuto un taglio operativo e ha consentito ai rappresentanti delle aziende di evidenziare alcune problematiche da superare per consentire lo sviluppo del trasporto merci su rotaia. Da parte della Regione è stato confermato l'impegno a portare avanti il percorso già avviato.

A conclusione dei lavori è stato già messo in calendario un nuovo incontro per settembre. Sarà esteso a tutte le aziende toscane che hanno interesse a valutare la prospettiva del trasporto su rotaia, sulla base di un lavoro di approfondimento che la Regione sta portando avanti, tenuto conto della collocazione delle aziende lungo le direttrici ferroviarie e del tipo di attività industriale.

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