Tramvia: un bando per uno studio sul sottoattraversamento del centro storico

Per interconnettere almeno una linea con la stazione TAV. Ma le risorse arriveranno solo nel 2017

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2016 22:08
Tramvia: un bando per uno studio sul sottoattraversamento del centro storico

(DIRE) Firenze, 4 mar. - La Tav a Firenze passera'' sotto terra percorrendo per oltre 5 chilometri il doppio tunnel dedicato ai treni veloci. Sul punto "credo che il messaggio sia estremamente chiaro", sottolinea in Consiglio comunale Stefano Giorgetti, l''assessore ai lavori pubblici e alle grandi opere. Parole, quelle pronunciate da Giorgetti in aula, che si inseriscono nel dibattito che si e'' sollevato attorno al vertice Renzi-Nardella dello scorso 5 marzo a Palazzo Vecchio. Nella ricostruzione di quel faccia a faccia si e'' parlato di un possibile stop dell''infrastrutture sotterranea per far posto ad una soluzione di superficie.

Un''ipotesi, spiega l''assessore, di fatto "smentita dai fatti. Anzi, al contrario di quanto scritto c''e'' stata un''accelerazione: il ministero dell''Ambiente ha sbloccato la partita sulle terre di scavo", concedendo a Nodavia due mesi di tempo per la riformulazione del piano di utilizzo delle terre (Put); "l''ad di Rfi, Gentile, ha dichiarato che, nel giro di 2-3 mesi saranno in grado di partire con i lavori".

La tramvia passera'' sotto il centro storico di Firenze oppure nei viali di circonvallazione? "Io ho un''idea del tutto personale, che si sgancia dalla visione generale", quella fin qui discussa e raccontata nelle cronache di Palazzo Vecchio. "Secondo me entrambe le soluzioni sarebbero utili". Se si parla di tramvia, Stefano Giorgetti, assessore ai lavori pubblici e alle grandi opere, del rebus sui tracciati utili a legare il nord al sud della citta'' (dibattito che ha ripreso vigore dopo il vertice tra Renzi e Nardella), si lancia in una versione inedita: sia una linea sotterranea, sotto l''area Unesco, sia in superficie.

"Certo- spiega alla ''Dire''-, perche'' questo ci consentirebbe di avere una maglia tranviaria molto piu'' efficiente, con dei collegamenti trasversali solo su gomma". C''e'' infatti un problema che assilla l''assessore, le cosiddette "rotture di carico" del sistema di trasporti intermodale. In pratica la ''fatica'' di salire e scendere su piu'' mezzi per raggiungere una meta, dinamica che puo'' scoraggiare l''utenza. Il punto e'' che il Sirio, il convoglio utilizzato per la linea 1 (Firenze-Scandicci), non e'' omologato per correre sotto terra.

Arrivati alla stazione Santa Maria Novella, si dovrebbe scendere da un convoglio ad un altro in grado di percorrere il tunnel. Da qui la scelta: la mini metro'' per chi ha bisogno di raggiungere il centro; la via in superficie per chi e'' diretto verso Bagno a Ripoli, la periferia sud di Firenze. Detto questo, per Giorgetti, che si sgancia dalla visione personale e rientra nelle linee complessive tracciate dalla giunta Nardella, "in campo restano le due ipotesi e non c''e'' una linea di tendenza assodata, ma solo l''approfondimento delle due ipotesi".

E qui, l''assessore rimarca quel che ha gia'' detto Nardella: il vertice con Renzi non ha determinato una via inequivocabile (quella del tunnel, come vorrebbe il premier). Palazzo Vecchio, quindi, tramite bando "dara'' vita ad uno studio sul sottoattraversamento del centro storico". Un''analisi "preliminare su cui, poi, saranno fatte tutte le valutazioni del caso: vedremo cioe'' se l''opera e'' realizzabile oppure no". Il bando in questione, prosegue Giorgetti, "e'' finanziato dallo Sblocca Italia, pero'' le risorse vere arriveranno nel 2017.

L''amministrazione quindi si e'' impegnata a finanziarlo prima per poi recuperare le spese".

I tempi, avete fissato un orizzonte temporale sullo studio del sottoattraversamento? "A fine estate- risponde Giorgetti- dovremmo riuscire a chiudere il bando, per poi cominciare subito con la progettazione". Quanto costera''? "Il primo bando, quello dello Sblocca Italia, prevedeva di arrivare fino alla progettazione definitiva, per importi sui 3-4 milioni di euro. Noi arriveremo fino allo studio di fattibilita'', il cosiddetto progetto preliminare, con spese decisamente inferiori, circa 400-500.000 euro". (Dig/ Dire)

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