Tramvia Stop: lo scandalo del sottopasso tiene in scacco Firenze

L'incredibile storia del sottoattraversamento del viale Talenti si arricchisce di particolari

Antonio
Antonio Lenoci
09 febbraio 2016 14:42
Tramvia Stop: lo scandalo del sottopasso tiene in scacco Firenze

Sottopasso chiuso per precauzione e Tramvia ferma in estate, tra luglio e agosto, con viabilità alternativa: forse coperta dai bussini che oggi fanno da sponda al Sirio per raggiungere le vie più lontane dal tracciato.E' corretto parlare di "precauzione" per un intervento urgente legato a campanelli di allarme risalenti al 2013 e con il fondato sospetto che l'opera fosse viziata sin dagli anni '70? Non accennano ad esaurirsi le polemiche davanti al rischio per il cedimento della struttura dopo i lavori effettuati con l'intervento di ancoraggio per i quali sono stati stanziati a fine 2014 420 mila euro.

La viabilità è molto sostenuta in questo tratto di Firenze che guarda alla Fi-Pi-Li ed è la via di accesso dai territori del mare al capoluogo toscano, mentre sul sottopasso insistono palazzi piuttosto alti. C'erano i margini per poter prevenire il danno?

“Già nel dicembre 2013, quando il sottopasso di Viale Talenti ebbe il primo cedimento, presentammo diverse interrogazioni in consiglio comunale con un unico obiettivo: capire di chi fosse la colpa di un’opera pubblica evidentemente fatta male" ricordava Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio ad inizio gennaio.

A febbraio è Mario Razzanelli, Forza Italia, a sollecitare risposte da parte dell'assessore Stefano Giorgetti che, intervenendo in Consiglio comunale, lancia frecciate e sembra gettare benzina sul fuoco, anziché rasserenare i fiorentini. Fabrizio Bartaloni presidente di Tram Spa avrebbe dichiarato di aver proposto un progetto di ripristino fin dal 2013, salvo l'apertura di un Bando pubblico che non sarebbe mai stato pubblicato. Il sottopasso negli anni '70 - ricorda Massimo Vanni su La Repubblica - è nato senza armatura. Durante i lavori della Tramvia si è pensato di creare il ramo Foggini-Talenti e sistemare la rotonda a verde. E l'armatura?

Giorgetti sembra puntare il dito su Gest: "Gest ci ha consegnato il progetto esecutivo dell'intervento di ricostruzione della parete il 20 gennaio, adesso gli uffici stanno valutando il tipo di intervento e la cantierizzazione proposta in modo da ridurre l'impatto sulla viabilità e sul trasporto tranviario". Perché Gest?  "Gest ha l'onere del monitoraggio del sottopasso" spiega Giorgetti che aggiunge: "Sulla scorta delle rilevazioni periodicamente eseguite e nelle more dell'esecuzione dei lavori di consolidamento, la nota suggeriva di valutare la temporanea riduzione dei carichi stradali insistente a monte della struttura.

L'Amministrazione ha quindi deciso di accogliere il suggerimento. In precedenza - sottolinea Giorgetti - il monitoraggio non aveva ravvisato la necessità di alcun intervento". Un mero suggerimento, il problema è che la debolezza della struttura non è nuova.Le ragioni della sicurezza. “I lavori di consolidamento del sottopasso di viale Talenti vanno avanti. Per ragioni di sicurezza sabato è stato deciso di chiudere anche la seconda corsia di superficie in uscita città e da oggi è operativa la viabilità alternativa” lo spiegava l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi facendo il punto della situazione del sottopasso e dei lavori in corso nel gennaio 2014. Bonaccorsi è stato piuttosto preciso: “Negli ultimi mesi dell’anno si sono registrate delle lievi deformazioni del piano stradale nella zona limitrofa la struttura muraria (lesioni longitudinali) e pertanto si è attivato un monitoraggio strutturale al fine di individuare possibili spostamenti e cedimenti del muro.

Per motivi di sicurezza e per limitare l’azione di spinta sul muro si è provveduto a chiudere al traffico veicolare la corsia di sinistra del viale Talenti nel tratto in attestamento con la rotonda di viale Foggini".Di più:  "Sono stati eseguiti dei sondaggi della struttura muraria con prelievo del materiale (“carotaggi”) e conseguenti analisi di laboratorio che hanno evidenziato valori critici della qualità del calcestruzzo e dell’armatura.

Secondo la prassi tecnica per la soluzione di casi analoghi, è stato disposto un intervento di messa in sicurezza con consolidamento della struttura mediante la realizzazione di tiranti di lunghezza di 15 metri nella parte mediana del muro. Durante i lavori si sono registrate alcune difficoltà esecutive connesse con la significativa presenza d’acqua e la presenza di materiale disomogeneo e di riporto, anche di grossa pezzatura, che hanno rallentato l’azione delle trivelle per la realizzazione dei tiranti”

Replicavano Paolo Celebre e Mario Bencivenni dei Comitati Cittadini Area Fiorentina e Quartiere 4: "Nei comunicati stampa diramati dall’assessorato competente (due in totale) si fa riferimento solo a problemi di costruzione del sottopasso (che risale al 1973) dicendo però anche che la documentazione di progetto ed esecuzione di questo sottopasso si è smarrita e non si trova più. Inoltre non si fa mai riferimento ai lavori, questi recenti, di pesanti modifiche del sottopasso originario effettuate per la realizzazione della linea 1 della Tramvia.

Poiché questi cedimenti non si erano riscontrati in trent’anni di vita del manufatto e gli unici lavori nuovi di una certa rilevanza sono quelli del cantiere della Tramvia, perché non si spiega in modo chiaro e preciso sotto il profilo tecnico di cosa è stato fatto in quell’occasione e le possibili relazioni con i cedimento ora emersi?""Il sottopasso é stato realizzato con materiali di risulta - sottolineavano i Consiglieri Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - l'Assessore motiva la chiusura della seconda corsia carrabile per motivi di sicurezza dei lavoratori ma minimizzando i rischi, e contemporaneamente glissa sui tempi della riapertura, sui motivi del cedimento e su eventuali conseguenze sul tunnel dove scorre la Tramvia" che adesso, nel 2016 verrà chiuso. Giorgetti oggi precisa che "le affermazioni del presidente di Tram SPA Fabrizio Bartaloni, così come riportate dalla stampa locale, risultano inesatte".

I fatti. "A gennaio 2013 viene sottoscritto tra l'Amministrazione e Tram di Firenze un verbale in cui si stabilisce che l'opera è in carico a Tram di Firenze che si deve occupare sia del suo monitoraggio che della manutenzione ordinaria e straordinaria. Viene inoltre convenuto che nel caso si ravvisi la necessità di un intervento di consolidamento del muro lo stesso debba essere effettuato da Tram di Firenze che ha in carico l'opera a spese dell'Amministrazione".E poi? "Il progetto di consolidamento del muro viene consegnato dalla Tram di Firenze all'Amministrazione nell'aprile 2015.

Il Comune chiede integrazioni e approfondimenti in merito alla durata degli interventi e impatti sul servizio tranviario. Il 2 luglio 2015 l'Amministrazione richiede un'ottimizzazione dell'intervento con l'obiettivo di contenere i tempi e gli impatti di cantierizzazione. Tram di Firenze risponde consegnando gli elaborati richiesti e necessari per l'approvazione da parte dell'Amministrazione lo scorso 20 gennaio"

La domanda sembra essere fondamentalmente una: chi ha dormito?

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