Tramvia in ritardo, anche gli operai si lamentano

L'opera prosegue la sua marcia a rilento, continua il rimpallo di accuse per i ritardi nei cantieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2015 16:50
Tramvia in ritardo, anche gli operai si lamentano

I cantieri sono nuovamente in ritardo, non si nascondono gli operai che ammettono le difficoltà nel portare avanti le tabelle di marcia messe nero su bianco, ma non ci stanno a prendersi tutte le colpe. La Cgil invia una lettera aperta all'assessore Stefano Giorgetti con accuse clamorose.Una Grande Opera pubblica che si fonda sul lavoro degli addetti, trova proprio gli addetti ai lavori in difficoltà?Un conto è chiedere un sacrificio ai cittadini che pagano e beneficeranno dell'opera finita, un altro è chiedere uno sforzo ai lavoratori che dovrebbero essere coperti da garanzie di sicurezza e prestano servizio dietro pagamento di un corrispettivo."In questi giorni di grande caldo - spiega Marco Benati, Segretario generale FILLEA CGIL di Firenze - tutti i cittadini che hanno attraversato le strade della città avranno osservato quanto gravose sono le condizioni di lavoro degli operai edili nei cantieri stradali, come quelli della Tramvia.

Nelle stesse giornate però, mentre gli operai lavorano a 40 e più gradi sotto il sole, sui giornali, Lei ed altre parti responsabili della realizzazione dell'opera vi scambiate accuse e scuse per i ritardi dei lavori. Questo non è accettabile. Se Lei e gli stessi responsabili delle imprese esecutrici aveste accettato a suo tempo le proposte di noi rappresentanti dei lavoratori, si sarebbe potuto organizzare il lavoro in doppi turni giornalieri, di conseguenza ci sarebbero più squadre di operai occupati, ci sarebbe una maggiore trasparenza sulla gestione dei subappalti e della manodopera (con l'adozione del cartellino di cantiere), ci sarebbe il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito e l'ispettore di cantiere (come previsto dalla legge regionale).

Con queste condizioni avremmo quindi potuto anche prevedere un forma di premialità per gli operai, collegato allo stato di avanzamento dei lavori, non costringendoli, come avviene ora, a lavorare fino a 10 ore al giorno per qualche “prezioso” euro in più a fine mese; è solo con accordi di questo tipo che si ottiene la partecipazione attiva dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro".

"Non si è voluto arrivare ad un accordo di sintesi su questi importanti aspetti. Condividerà con noi che, se non è permesso raggiungere un confronto sindacale preventivo e costruttivo in queste grandi opere, risulta ancora più complicato raggiungerlo nei cantieri privati della città. Per questo le rinnoviamo la richiesta di concludere, al più presto, un accordo avanzato sulla gestione della manodopera nei cantieri della Tramvia, che serva da riferimento per un rilancio sano dell'edilizia nella città e che riconosca la dignità che i lavoratori edili meritano per il loro importante e gravoso lavoro".

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