​Tramvia di Firenze: la consueta polemica ed il ritardo anomalo, ormai manca poco

Grande attesa per la prima corsa a bordo del Sirio, sulle nuove tratte urbane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2018 19:05
​Tramvia di Firenze: la consueta polemica ed il ritardo anomalo, ormai manca poco

 Per la mattinata del 30 giugno era attesa l'inaugurazione della Linea 3, è arrivata invece la decisione della Commissione ministeriale in merito al pre-esercizio dell'infrastruttura: una prassi tecnica che ha però suscitato polemiche. Il Movimento 5 Stelle, rappresentato in Palazzo Vecchio dalle consigliere Xekhalos e Noferi mostra una risposta giunta da Roma che recita "La presidenza della Commissione sicurezza – conclude il Mit – aveva chiarito più volte al sindaco di Firenze Nardella che i tempi tecnici non avrebbero permesso l’apertura il 30 di giugno, ma almeno intorno alla metà di luglio". Palazzo Vecchio rinuncia alla replica, evitando attriti con il Ministero ed affida a Stefano Giorgetti un intervento di distensione. In fin dei conti "oramai si tratta di pochi giorni".

Perché fino all'ultimo istante utile si è parlato dell'inaugurazione prevista il 30 giugno? Questa la domanda che aveva scatenato oggi l'ennesimo dibattito sull'infrastruttura, fatto portato all'attenzione del Consiglio comunale. Il Ministero dei Trasporti, dopo aver preso visione delle prove effettuate sui rami fiorentini fin da febbraio 2018, ha disposto il rodaggio a porte chiuse per quanto concerne la tratta di nuova realizzazione. Cosa significa? Significa che il Sirio trasporterà i passeggeri sulla Linea 1 ma chiuderà le porte da Santa Maria Novella a Careggi e ritorno, pur compiendo l'intero percorso.Un ritardo attribuito al Ministero? Questa sarebbe stata la molla che ha mosso il Movimento 5 Stelle di Firenze ad intervenire in difesa del governo nazionale "A seguito di alcune voci, che si erano diffuse tra i cittadini, che indicavano nel Ministero dei Trasporti la causa del ritardo, ho chiesto chiarimenti direttamente a Roma" ha spiegato la Capogruppo del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos.La risposta del MIT: “La Commissione sulla Sicurezza del Mit ha effettuato le prove tecniche sulla Linea 3 della tramvia di Firenze dal 20 al 29 giugno, esattamente come previsto.

L’esito è stato positivo, ma, dato che le simulazioni sono state fatte dai tecnici interni del gestore, come da consolidata prassi, la Commissione ha prescritto 10 giorni di pre-esercizio, in cui il tram viene fatto girare a vuoto per mettere a punto le procedure. Dunque non c’è alcun ritardo anomalo. Se nel corso del pre-esercizio non si verificheranno anomalie sul tratto, il direttore di esercizio (della società di gestione) rilascerà la relazione e da quel momento il comune potrà utilizzare la linea".Arianna Xekalos concludeva "Il Sindaco come l'Assessore Giorgetti sapevano quindi già da giorni che il 30 giugno la Linea 3 della Tramvia non sarebbe partita, allora perché hanno negato fino all'ultimo?”.

Così replica l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti Non abbiamo intenzione di fare polemica con il Ministero delle Infrastrutture. La commissione Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) del ministero dei Trasporti ha deciso che servono dieci giorni di esercizio a ‘porte chiuse’ per ridurre il più possibile gli eventuali inconvenienti per il futuro e noi ne abbiamo preso atto. Nessuno ha mai parlato di ‘ritardo anomalo', così come non ci risultano arrivate comunicazioni prima di quella di sabato scorso. Ma è inutile discutere, ormai si tratta di pochi giorni e quindi aspettiamo fiduciosi” 

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