Tragedia alle Cascine, morta al Meyer di Firenze la bimba colpita dal ramo

Salgono a due le vittime del drammatico incidente. La zia della piccola è morta sul colpo, inutili i tentativi di rianimarla.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2014 20:11
Tragedia alle Cascine, morta al Meyer di Firenze la bimba colpita dal ramo

Muore anche la piccola trasportata d'urgenza al Meyer di Firenze. L'Amministrazione proclama il lutto cittadino per il giorno e l'ora delle esequie.La zia di 51 anni è morta sul colpo. Passeggiavano con la famiglia in via della Catena, il viale alberato del Parco delle Cascine che corre parallelo all'Arno. Qualcuno è riuscito a scansarsi dopo aver sentito il rumore del grosso ramo che si staccava dal tronco. Donatella, 51 anni, non ce l'ha fatta a scansarsi ed il grosso fusto di oltre 50 centimetri di diametro l'ha colpita in pieno. La piccola dopo i tentativi di rianimazione è sembrata stabilizzata ed è stata trasportata al Meyer di Firenze dove è morta durante la giornata di sabato.

Il sindaco, Dario Nardella ha riunito d'urgenza la Giunta e incontrato i cronisti: "Firenze sprofonda nella tragedia. Esprimo cordoglio alla famiglia di Donatella. Un cordoglio che nasce dalla dinamica di questa vicenda. Fin dall'inizio siamo stati vicini ed assicuriamo la nostra vicinanza, ci stringiamo a loro. Voglio rassicurare i fiorentini sul fatto che la situazione delle alberature in città è sotto controllo e risponde ai criteri di sicurezza.

Ho voluto riunire la Giunta per poterfornire tutti i dati al fine di trasmettere con trasparenza il quadro della situazione. Ho chiesto agli uffici un resoconto sullo stato dei lavori svolti: il quadro è rassicurante. Rispetto ad una media di 1200 verifiche di stabilità, sino al 2012. Nel 2013 siamo arrivati a 2500 verifiche di stabilità. Nello specifico per le Cascine ci sono controlli diretti da parte dei tecnici del comune oltre quelli appaltati a ditte esterne. Un dato verificativo: per iMondiali di Ciclismo abbiamo fatto 300 potature.

L'albero in questione è censito, schedato dal 2006 ed è stato controllato nel 2010 l'ultima volta. All'esito positivo della stabilità di un anno dura 5 anni. Per quanto riguarda il 2014 nel solo Quartiere 1 sono state contrattualizzate 8131 verifiche di stabilità e la maggioranza riguarda il Parco delle Cascine. Altre 8 mila verranno effettuate tra poco. Rafforzeremo ulteriormente i controlli. Il Parco ha alberi secolari, ma è sotto un controllo costante. Amiamo le Cascine,resta un nostro obbiettivo la riqualificazione.

Ciò non toglie il grande dolore per l'accaduto, ma siamo pronti a dare in modo trasparente e completo tutti i dati relativi al controllo delle alberature. Oggi la prima preoccupazione è alla famiglia e al dolore di queste ore".

La Procura di Firenze ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose, mentre le condizioni della piccola si sono ulteriormente aggravate nel corso delle ore.

“Provo sconcerto e dolore per la tragedia alle Cascine. Ma anche rabbia. Perché mi chiedo se sia stato fatto il possibile da parte del Comune per evitare drammi del genere, tragedie che lasciano un segno indelebile, ferite che non si curano” questo il commento di Tommaso Grassi, insieme alla consigliera Donella Verdi e al consigliere Giacomo Trombi. “La responsabilità di quanto avvenuto – esordiscono Grassi, Verdi e Trombi - non può essere attribuita al solo fato.

Non ancora. E il Comune deve fare chiarezza e attivarsi in ogni modo affinché fatti del genere non accadano mai più”. “Sono sconvolto dalla notizia – ammette il consigliere - e davanti a tragedie del genere non posso far finta di niente e non pensare a quanto avrebbe potuto fare l’amministrazione comunale, e a cosa ha fatto. Dobbiamo interrogarci tutti sull’accaduto. Ed è difficile non chiedersi se le recenti potature alle alberature alle Cascine siano state effettuate in modo adeguato”.

Ma soprattutto, incalza Grassi, “mi domando se i ribassi d'asta per la manutenzione del verde, alberi compresi, sempre sopra almeno il 20% e che arrivano fino all’80%, il prezzo mai oltre i 7 euro per ogni valutazione tecnica dello stato della singola alberatura, e l’eventuale conseguente peggioramento qualitativo nell'esecuzione dei lavori, a sua volta, abbiano fatto sì che non venisse individuato il ramo marcio, a rischio caduta”. “Anche perché – sottolinea il capogruppo – venerdì sera non c’erano raffiche di vento o eventi atmosferici di una portata tale da motivare la caduta del ramo.

Non possiamo esimerci, visto il nostro ruolo, dal chiederci se questa tragedia poteva essere evitata con un’accurata e attenta manutenzione del verde alle Cascine”. Questo il motivo per cui Grassi rilancia la richiesta, avanzata da anni, di “stanziare fondi straordinari in Bilancio per la manutenzione e il reimpianto delle alberature in città, oltre a un piano quinquennale per garantire un attento monitoraggio esteso dello stato di salute delle piante”.  La proposta di Grassi, da tempo lanciata e non accolta dall’Amministrazione, riguarda proprio la Cascine.

“Si ripensi – conclude - anche alle funzioni di un luogo con la compatibilità ad accogliere grandi eventi che attraggono migliaia di persone e mezzi a motore. Si valuti bene, con maggior attenzione, l'installazione di strutture impattanti e le funzioni delle stesse, oltre alle destinazioni dei luoghi che attraggono traffico e che alterano gli equilibri ambientali. In questo, la politica non c’entra: c’entra il buonsenso, c’entra la responsabilità di un’amministrazione che, sul piano della sicurezza per tutti i fiorentini e le fiorentine, non può e non deve arretrare di un millimetro”.

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