Toscana Pride: 5.000 nelle piazze toscane

Donata Bianchi (PD): “Cosa aspettiamo ad approvare il ddl Zan?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2021 15:58
Toscana Pride: 5.000 nelle piazze toscane

“Il Toscana Pride 2021 è stato un momento di liberazione, di orgoglio e di gaia resistenza di cui c’era bisogno. Una mobilitazione festosa che si è svolta nel rispetto delle norme anti-Covid, attraverso la quale abbiamo chiesto, a gran voce, l’approvazione immediata e senza tagli del Ddl Zan”.

Con queste parole Luca Dieci portavoce del Comitato Toscana Pride commenta il successo dell’evento diffuso che domenica 27 giugno ha portato 5000 persone ad Arezzo (Parco Giotto – Pertini), Firenze (Piazzale J. F. Kennedy), Livorno (Fortezza Nuova), Pisa (Piazza dei Cavalieri), Pistoia (Piazza del Duomo) e Siena (Area Verde Camollia – Il Giardino Segreto).

Le persone lesbiche, gay, bisex, trans*, queer, intersex e asessuali e i loro alleati sono tornati a far sentire forte la loro voce per rivendicare diritti ed opportunità uguali per tutte e tutti, partecipando alle manifestazioni dell’orgoglio organizzate dalle 14 associazioni che fanno parte del Comitato Toscana Pride: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno", Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta, Rete Genitori Rainbow, Arcigay Firenze Altre Sponde.

Al grido LIBERIAMO I DIRITTI. FACCIAMO RUMORE! si sono svolti interventi politici, flash mob, reading e performance artistiche con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e sostenere il percorso di approvazione del Ddl Zan. Gli eventi sono stati l’occasione per rilanciare Il Patto per l’inclusione con la Regione Toscana che sta per concretizzarsi in un tavolo di lavoro regionale che porterà alla realizzazione di impegni concreti sui temi chiave del documento politico del Toscana Pride: autodeterminazione, contrasto alla discriminazione, educazione alle differenze, famiglie e affettività e salute e benessere.

“La risposta entusiasta delle persone alle manifestazioni diffuse ci ha dimostrato che c’è tanta voglia e tanto bisogno di Pride – conclude Luca Dieci – abbiamo ragione di credere che il Toscana Pride di Livorno nel 2022 sarà una manifestazione senza precedenti a cui parteciperanno migliaia di persone. Non vediamo l’ora di riprenderci la nostra festa”.

“Ieri si è svolto a Firenze un bell’evento di piazza per celebrare il Pride 2021, in una forma ancora ridotta nel rispetto delle norme anticovid, in attesa del Pride di Livorno nel 2022, ma non per questo – spiega la consigliera del Partito Democratico Donata Bianchi – meno viva e appassionata.

Tante e tanti giovani, ragazzi e ragazze orgogliosi e felici di manifestare la loro visibilità. Questo la società italiana e le istituzioni devono rendere possibile. Orlando, suicidatosi a 18 anni qualche giorno fa, l’aggressione contro un ragazzo che partecipava al Pride di Milano e il cadavere di una donna trans trovata a Roma ci dicono che, purtroppo, non siamo in un Paese giusto e sicuro. Cosa aspettiamo ad approvare il ddl Zan? Abbiamo bisogno di quelle norme, come della possibilità di riconoscere pienamente i diritti e i doveri di genitorialità per entrambi i genitori delle coppie omogenitoriali che mettono su famiglia; non è accettabile che uno dei genitori debba fare istanza di adozione e aspettare che un giudice attento e sensibile l’accolga.

Abbiamo bisogno anche di nuove norme per la transizione, un percorso non solo complesso ma anche a rischio di esporre le persone ad ampi margini di discrezionalità e di discriminazione e, per le persone trans, abbiamo bisogno di nuovi modi di organizzare le liste elettorali, non più maschi e femmine, ma per cognome affinché le persone in transizione possano esercitare senza paura e vergogna il loro diritto di voto. Ho sentito giusto essere in piazza, come consigliera comunale, componente delle donne democratiche e rappresentante del PD che, a quella manifestazione, hanno dato la propria adesione, e ringrazio quella piazza – conclude la consigliera PD Donata Bianchi – perché la loro visibilità, la loro volontà di fare rumore ci aiuta a dare misura ai diritti di tutti e tutte noi”.

Inaugurazione della mostra personale della visual artist Luchadora Giallo e Altri Colori #2 sabato 3 luglio alle ore 18:00 allo Student Hotel. L'evento sarà accompagnato dal dj set di Daniele Carcassi e dalla proiezione del video di Martina Manetti realizzato in occasione di Altri Colori #1.

Il progetto Altri Colori, nato dalla collaborazione di Street Levels Gallery con Arcigay Firenze, è dunque arrivato al suo secondo appuntamento: il primo ha visto protagonista Luchadora con il suo intervento murale nel Quartiere 5 del Comune di Firenze; il secondo, invece, racconta il percorso dell’artista tra i temi dell’inclusione, della diversità e della solidarietà attraverso una retrospettiva che ripercorre le tappe principali della carriera di Luchadora e che, in qualche modo, la designa come migliore interprete possibile di Altri Colori.

In occasione del mese di Giugno Prode Month in tutto il mondo, il comune della Città di Chiusi, tramite una delibera della Giunta, ha deciso di aderire alla Rete RE.A.DY (la rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), rispondendo all'appello, accolto anche da altri comuni della Valdichiana, della Provincia di Siena.Con la sottoscrizione della Carta d'intenti RE.A.DY, obiettivo della Rete e quindi anche del Comune, è quello di mettere a confronto e diffondere le politiche di inclusione sociale LGBTQ+ realizzate dalle Pubbliche Amministrazioni a livello locale, oltre a contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni impegnate.

I soggetti che aderiscono devono avviare, ove possibile, un confronto con le Associazioni locali, favorire l’emersione dei bisogni della popolazione LGBTQ+ e operare affinché questi siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli Enti, sviluppando azioni positive sul territorio, comunicando alla Rete le esperienze realizzate, supportando la Rete nella circolazione delle informazioni, creando una pagina informativa delle attività della rete sul proprio sito, seguendo una traccia comune e partecipando alla giornata tematica annuale anche con propri eventi di rilevanza pubblica, agli incontri annuali tra i partner della Rete.

"La decisione di aderire alla Rete RE.A.DY è un segnale importante per la nostra Città -commenta la Vice Sindaca del Comune di Chiusi Sara Marchini- Abbiamo risposto positivamente all'appello fatto dalla Provincia di Siena aggiungendoci ai Comuni della Valdichiana già facenti parte della rete. La nostra amministrazione è impegnata, da sempre, nel contrasto a ogni forma di discriminazione e nella promozione di una cultura di inclusione e per questo saremo sempre di più in prima linea per tutte le iniziative che verranno promosse e che promuoveremo come Città."

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