Toscana: la Rai dismette il servizio pubblico radiotelevisivo?

Oggi l'assemblea dei giornalisti Rai a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2014 19:48
Toscana: la Rai dismette il servizio pubblico radiotelevisivo?

Il decreto-legge 66 dello scorso 24 aprile, tra le altre cose, sottrae 150 milioni di finanziamento e abolisce l'obbligo per la Rai di mantenere una sede in ciascuna regione. Chiudere, o ridimensionare le Sedi Regionali della Rai rappresenterebbe un colpo mortale al servizio pubblico radiotelevisivo. L’assemblea dei giornalisti della Rai-Toscana, riunitasi oggi, considera inaccettabile il decreto- legge nei punti in cui vengono sottratti 150 milioni di finanziamento dalla quota derivante dal Canone e indica all’azienda la strada della vendita di quote di Rai Way.

E naturalmente respinge con la massima fermezza l’abolizione dell’obbligo per la Rai di mantenere una Sede in ciascuna regione. La riduzione o, addirittura, l’eliminazione dell’informazione regionale Rai, anche solo in alcune Regioni, vorrebbe dire togliere voce alle istanze della società, della politica, dell’economia e della cultura di ciascun territorio. Per questa ragione i giornalisti della Tgr Rai della Toscana fanno appello alle Istituzioni locali, alle Associazioni di Categoria e quelle della Società Civile.

“Respingere ogni tentazione di fare cassa a scapito del servizio pubblico radiotelevisivo e, in particolare, di quell'informazione locale che più di tutte è necessaria per le nostre comunità e i nostri territori”. Con queste motivazioni l'Associazione Stampa Toscana fa interamente sue le valutazioni del documento approvato oggi dall'assemblea dei giornalisti della Rai-Toscana, che ha dato mandato all’Esecutivo Usigrai di percorrere tutte le vie sindacali possibili, valutando tutte le opzioni, compresa quella dello sciopero generale da concordare unitariamente con tutte le altre sigle sindacali dei dipendenti della Rai.

 L'Associazione Stampa Toscana si schiera al fianco dei giornalisti e degli altri lavoratori della sede Rai-Toscana, in una mobilitazione per il servizio pubblico, per l'informazione regionale e per i diritti del lavoro e, fin da ora, chiede alle istituzioni, alla politica toscana, alle categoria economiche e alla società toscana di non far mancare il suo appoggio.

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