Toscana Aeroporti: Eurnekian esternalizza all'insaputa dei soci pubblici?

L'USB in sciopero a Firenze e Pisa. Fattori e Sarti (Sì): “Il ritiro immediato del piano è la richiesta che la Regione ha il dovere di avanzare come ente politico di regolazione, ma il PD sceglie di coprire la strategia". Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai: «Dove è finito il milione di euro per lo scalo di Tassignano?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2017 21:48
Toscana Aeroporti: Eurnekian esternalizza all'insaputa dei soci pubblici?

Mentre gli enti pubblici s’interrogano sul perché la S.p.A. Toscana Aeroporti non abbia comunicato loro in via preventiva la volontà di voler effettuare la cessione di tutto il comparto dei servizi aeroportuali (Handling), l'Unione Sindacale di Base Firenze ha proclamato uno sciopero di 24 ore contro il piano, dopo l’esternalizzazione del processo bagagli e l’annunciata volontà di esternalizzare anche la Security all’aeroporto di Pisa.

“E’ assurdo e istituzionalmente grave che la Regione abbia appreso dai giornali e da una nota sindacale del piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti, come ha confermato in aula l'assessore Ceccarelli. Invece di battere il pugno sul tavolo ed esigere l'immediato ritiro del piano, come richiedono gli stessi lavoratori e le organizzazioni sindacali, la maggioranza si perde in argomentazioni degne del manzoniano azzeccagarbugli. Pur di non votare la mozione di Sì Toscana a Sinistra, che chiedeva in maniera netta la convocazione dell’assemblea dei soci inserendo all’ordine del giorno la richiesta di ritiro del piano di esternalizzazioni, il PD arriva fino a negare in aula l'esistenza stessa di un piano di esternalizzazioni.

Insomma, è capovolta la frittata, e il PD piuttosto che indignarsi per l'esistenza di un piano mai presentato ai soci pubblici mette in scena la finzione secondo cui il piano non esisterebbe, e per questo motivo non avrebbe senso chiederne il ritiro". "Questa follia fa il paio con quella che portò il PD e il Presidente Rossi a privatizzare larga parte delle quote pubbliche per regalare il controllo di un’infrastruttura strategica come il sistema aeroportuale a Corporación América di Eurnekian, finanziatore della Fondazione Open di Matteo Renzi.

I privati oggi massimizzano i profitti e lo fanno con ogni mezzo, a partire dalla pianificazione della compressione del costo del lavoro". "Anche sul presunto obbligo inderogabile di esternalizzare l'handling, improvvisamente scoperto a vent'anni dalla direttiva europea, vi sono molti approfondimenti da fare e occorre in ogni caso studiare tutte le possibili alternative all'esternalizzazione, strade già percorse in altri aeroporti con successo." "Fa poi sorridere che chi ha aggirato le norme europee giungendo a fondere gli scali di Firenze e Pisa al solo scopo di permettere la costruzione del nuovo aeroporto di Peretola, altrimenti reso impossibile dalle norme europee sulla concorrenza, oggi sia così restio a trovare possibili soluzioni a vantaggio di 800 lavoratori.

Lo spirito creativo si attiva solo quando ci sono di mezzo gli interessi di Renzi e Carrai da difendere?”.

Come nella storia del Signor Bonaventura dei fumetti, anche l’aeroporto di Tassignano cerca il suo milione. E’ quel milione di euro che, stanziato anni or sono per la realizzazione del Centro toscano per l’aerospazio e la robotica nello scalo capannorese, ha fatto perdere le sue tracce. E proprio su quella pista oggi si muove il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai che allo scopo di rintracciare quei fondi e conoscere l’esito «dell’avviso pubblico per l’individuazione di soci privati della società» ha presentato stamani un’interrogazione chiedendo alla giunta regionale toscana risposte in forma scritta. La premessa dell’atto sostanzialmente riprende i capi dei molti fili sospesi attorno alla vicenda dell’aeroporto di Tassignano.

C’è quello relativo appunto ai soci privati, con l’avviso pubblico emanato nell’agosto 2016: «Le aziende interessate – scrive Mugnai – avrebbero dovuto rispondere entro il 2 settembre successivo: l’obiettivo era di trovare soci privati per far decollare il Centro toscano per l’aerospazio e la robotica che, secondo i piani del Comune di Capannori e della Regione Toscana, avrebbe dovuto trovare sede nell’aeroporto di Tassignano». Le ipotesi di nuovo asset societario non erano mancate, ma l’esito finale della procedura è adesso oggetto di uno dei quesiti dell’atto di Mugnai, che appunto chiede alla Regione di conoscere «quali siano i soci privati individuati con l’avviso pubblico». Infine, i fondi col famoso milione: «Il Sindaco di Capannori – si legge nell’interrogazione – confermava lo stanziamento di un milione di euro per lo sviluppo di un centro dell’innovazione all’aeroporto di Capannori: dal 2015 si sarebbero tenuti tavoli regionali per trasformare il progetto dell’aeroporto di Capannori da progetto solo comunale a progetto regionale».

Come è andata a finire? Ecco l’altro dei due quesiti dell’interrogazione, quello in cui Mugnai chiede «se il milione milioni di Euro dell’intesa sopra menzionata sia confermato e se ne sia previsto l’impiego nell’aeroporto di Tassignano».

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