Tomba di Montale, giallo svelato: un errore nella lista

L'assessore Martini in consiglio: "La concessione dura fino al 2062, è stato per sbaglio inserito tra le riesumazioni"

Antonio
Antonio Patruno
13 settembre 2021 15:56
Tomba di Montale, giallo svelato: un errore nella lista

Dopo quasi due anni da quando Nove da Firenze tirò fuori la storia, si svela finalmente con chiarezza il motivo della presenza della tomba del Premio Nobel Eugenio Montale nella lista di quelle con la concessione scaduta nel cimitero di San Felice a Ema: è stato un banale errore, Montale non doveva comparire in quella lista però c'era. Clamorosamente c'era. Ieri 12 settembre erano 40 anni esatti dalla morte del poeta degli Ossi di Seppia e aver fatto chiarezza su questa vicenda rende molti uomini di cultura un po' più tranquilli.

L'assessore comunale ai Servizi cimiteriali Alessandro Martini, sollecitato dal gruppo di Fratelli d'Italia (Alessandro Draghi, capogruppo oggi non presente in consiglio per un problema fisico e Jacopo Cellai) ha spiegato oggi pomeriggio in Consiglio Comunale: "Personalmente mi sono recato ieri mattina con la presidente del Quartiere 3 Serena Perini nel cimitero di San Felice a Ema a portare la corona di alloro sulla tomba del poeta. Abbiamo doverosamente omaggiato un personaggio di grandissimo valore, ricordato anche dal presidente della Repubblica Mattarella come uomo particolarmente importante per il nostro Paese.

Abbiamo fatto chiarezza, finalmente vorrei che si facesse chiarezza una volta per tutte. Ovviamente Montale si trova in quel cimitero per sua volontà. Fu lui stesso - ha proseguito l'assessore - personalmente che si preoccupò nel 1963 alla morte della sua compagna Drusilla di firmare l'atto per l'acquisto del loculo. Erroneamente, mi dicono dagli uffici, è stato di recente inserito nelle riesumazioni. Invece posso confermare che dal controllo ulteriore che è stato fatto abbastanza di recente, controllo che viene fatto sempre prima di procedere all'operazione di saggio, è emerso che la concessione del loculo gemello è stata chiesta nel 1963 direttamente da  Montale stesso.

Questa concessione ha una durata di 99 anni. Dal 1963 a oggi quindi non si arriva all'obbligo di riesumazione. Andremo fino al 2062. Nonostante questo però c'è la questione più importante, non è giusto che tra meno di 50 anni i resti di Montale vadano a finire in una fossa comune. Mi adopererò perché qualcuno sia incaricato di fare un elenco di coloro che non sono sepolti alle Porte Sante ma possono meritare particolare memoria e che gli venga riconosciuto. Grazie di questa sollecitazione".

"Accogliamo favorevolmente anche l'annuncio dato dall'assessore, dietro il nostro stimolo, della necessità di creare al più presto un elenco delle sepolture illustri nella nostra città. Tutte quelle tombe (una ventina circa) che non si trovano al cimitero delle Porte Sante di San Miniato ma sono sparse in vari cimiteri cittadini e che quindi rischiano, a scadenza della concessione, di finire in una fossa comune cancellando un'importante memoria", commenta Draghi.

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