Alcol test, tolta la patente al leghista Cocollini

"Chiedo scusa per quanto accaduto lunedì notte. Ma non accetto pertanto che su di un fatto personale si monti una speculazione politica". Dardano (Lista Nardella): "Bene le scuse ma quando si rappresentano i cittadini nelle istituzioni si deve sentire ancora più forte la responsabilità di rispettare le regole e tutelare la sicurezza pubblica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2020 15:51
Alcol test, tolta la patente al leghista Cocollini

"Non ho problemi a chiedere scusa per quanto accaduto nella notte di lunedì scorso. Giacché non ne vado certo fiero.

Mi preme però fare delle doverose precisazioni: non mi sono messo alla guida pensando di aver superato il limite consentito dalla legge. Ero molto stanco e provato dalla lunga maratona elettorale ed ero stato a cena con alcuni colleghi". Così Emanuele Cocollini, consigliere comunale della Lega, che spiega quanto accaduto: "Sono stato fermato - com’è successo a tanti - per un normale controllo di routine, sottoposto all‘alcol test e mi è stata tolta la patente.

Sono ancora in attesa delle notifica del provvedimento. Tengo inoltre a precisare che tutto ciò non è accaduto nell’esercizio delle mie funzioni istituzionali. E non accetto pertanto che su di un fatto personale si monti una speculazione politica. Credo infatti che in politica la censura vada esercitata laddove un amministratore, nel pieno esercizio delle sue funzioni, commetta atti illeciti o immorali. Perché se salta la distinzione tra sfera pubblica e sfera privata rischiamo di trovarci al di fuori dello stato di diritto, col risultato d’imbarbarire ancora di più il dibattito politico.

E a questo proposito - ricordo a tutti consiglieri e non - che le stesse leggi che stabiliscono i limiti stabiliscono le pene e fra queste non mi risulta che sia previsto il linciaggio.

Infine offro la mia disponibilità verso le Associazioni che si occupano di vittime della strada. E non mi fermo alle scuse, ma do a loro la garanzia ad impegnarmi, anche attraverso il mio ruolo politico, affinché l'attenzione sul tema sia la più elevata possibile", conclude Cocollini.

Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella commenta così: “Bene che da parte del consigliere comunale Cocollini siano arrivate delle scuse pubbliche per quanto accaduto, erano doverose. Ma resta una vicenda da condannare fermamente, un fatto grave, per molti motivi. Perché guidare dopo aver ecceduto con l’alcol mette a rischio sé stessi e gli altri. È vero che a volte può essere difficile percepire che si è oltrepassato il limite ma è proprio per questo che mai dopo aver bevuto ci si deve mettere alla guida di qualsivoglia mezzo.

E questo vale per tutti. Ma quando si rappresentano i cittadini nelle istituzioni si deve sentire ancora più forte la responsabilità di rispettare le regole e tutelare la sicurezza pubblica. Il nostro comportamento deve sempre, nel nostro agire quotidiano rispettare i canoni etici della buona politica, non possiamo cessare di farlo fuori dai luoghi delle istituzioni. Si tratta, insomma, di un gesto sbagliato, a maggior ragione perché compiuto da chi è chiamato a rappresentare la comunità”.

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